«Nei vostri gioielli d’oro c’è il diavolo dateli a noi». Pesaro, due donne accusate di truffa: sottratti 100mila euro a madre e figlia

Pesaro, due donne accusate di truffa: sottratti 100mila euro a madre e figlia
Pesaro, due donne accusate di truffa: sottratti 100mila euro a madre e figlia
di Luigi Benelli
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 11:43
PESARO Millantavano poteri da guaritrici e dicevano alle vittime che i loro ori avevano una maledizione. Tanto da farsi consegnare oltre 100 mila euro di monili per togliere il malocchio che gravava sui preziosi e che di conseguenza colpiva anche le proprietarie dei gioielli. Con l’accusa di truffa aggravata sono finite a processo una 48enne e una 54enne, difese d’ufficio da Leonardo Chiocci e Francesca Fraternali. Ieri davanti al giudice monocratico sono passati in rassegna i testi e una delle vittime, madre e figlia di 80 e 50 anni. 


Dolori alla schiena 


Le presunte guaritrici avevano convinto che le due donne erano state oggetto di una maledizione e che i loro mal di schiena e mal di mani erano dovuti al malocchio perché nei loro ori c’era il diavolo. Erano arrivate ad assicurare alle vittime che solo trasformando quel metallo prezioso in cenere sarebbero finalmente guarite. Non solo, perseverando nell’opera di convincimento si era anche instaurato un rapporto di amicizia e fiducia. Così le signore avevano portato i loro ori e le due sedicenti guaritrici avevano passato in rassegna i preziosi. «Qui c’è male: dobbiamo agire».Peccato però che, alla fine, sono spariti solo gli ori, mentre le malattie sono rimaste. Il danno e la beffa per due pesaresi che quando hanno capito di essere state raggirate, hanno sporto querela contro le due ex amiche che avevano millantato poteri paranormali. 


Parte civile


Per le due imputate l’accusa è di truffa aggravata per aver ingenerato nelle persone offese il timore di un pericolo immaginario e per aver cagionato un danno di rilevante gravità.

Le imputate non erano presenti in aula ieri mattina. C’era invece una delle due raggirate che si sono costituite parte civile, assistite dall’avvocato Elisabetta Rovinelli. La vittima ha confermato le accuse. I fatti risalgono al dicembre del 2020. Le due truffatrici, che per un periodo avrebbero abitato in città perché una era fidanzata con un pesarese, avevano conosciuto madre e figlia, pure pesaresi, due donne benestanti, che soffrivano da tempo di alcuni disturbi fisici. Quando il legame tra le quattro si era fatto più stretto, hanno millantato i loro poteri taumaturgici. Fino a proporre la causa: «Sono ori maledetti, dovete distruggerli se volete guarire» avrebbero detto alle pesaresi.


Il dubbio della droga


Le due vittime sono convinte di essere state anche drogate con sostanze allucinogene. In una delle varie sedute, le sedicenti curatrici avrebbero detto che una collana era in realtà un serpente. E le vittime avrebbero visto il filo d’oro muoversi come una biscia. Sarebbero apparsi anche dei vermi tra gli ori. Alla fine, le hanno convinte a cedere l’oro con l’obiettivo di salvarle dai mali. Nel frattempo le guaritrici sono sparite. E da lì è scattata la denuncia e la richiesta di un risarcimento danni, economico e morale, di 180mila euro. Udienza aggiornata al 14 novembre.

 

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