ANCONA - Diciassette scosse di assestamento con magnitudo tra 2 e 2.40 e soltanto una di 2.9 da mezzanotte a questo pomeriggio: il terremoto ha concesso una tregua alle Marche. Anche se lo sciame sismico prosegue, sembrano essere diminuiti - per frequenza e intensità - i movimenti tellurici che hanno sconvolto la costa pesarese e anconetana dallo scorso giovedi.
Ma il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, chiede lo Stato di emergenza: «Venti milioni non bastano, i danni del terremoto continuano ad emergere. Speriamo di avere passato il peggio dopo la bruttissima scossa di qualche giorno fa».
Evacuata un'intera via a Pesaro, sfollati in albergo
«Come immaginavamo i danni del terremoto continuano ad emergere - racconta il sindaco in un video lanciato su Instagram -: ieri la chiesa dei Cappuccini, oggi la torre della vecchia fabbrica delle ceramiche Molaroni in mezzo alle case è pericolante. Dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco, l'assessore Belloni, la Polizia municipale e la Protezione civile si sono subito mossi per capire cosa fare. Ci è stato prescitto di fare spostare le persone che abitano qui intorno, i 30 sfollati sono stati ospitati al Caesar hotel. Domani dobbiamo pensare a come smontare la torre pericolante». nel frattempo tutta via Luca della Robbia è stata chiusa al traffico e tutte le case sono state evacuate. «Speriamo che questo lavoro venga effettuato prima possibile, perché la torre appartiene a privati e insiste su un'area edificata privata».
Il sindaco Ricci: «Venti milioni non bastano, governo e Regione ci aiutino»
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ribadisce la necessità di dichiarare lo Stato di emergenza: «Come prevedibile 20 milioni non bastano, i danni del terremoto continuano ad affiorare. Serve lo Stato di emergenza, Regione e governo ci aiutino».
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