Esposto alla Soprintendenza contro Valentino Rossi: via striscioni e foto dalle mura storiche del suo paese

Eposto alla Soprintendenza contro Valentino Rossi: via striscioni e foto dalle mura storiche del suo paese
Eposto alla Soprintendenza contro Valentino Rossi: via striscioni e foto dalle mura storiche del suo paese
di Gianluca Murgia
4 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Novembre 2021, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 08:50

TAVULLIA Mentre tutto il mondo celebra Valentino Rossi ci sono dei tavulliesi che non vogliono più vedere i suoi caratteristici stendardi appesi sulle mura storiche del centro. Lo hanno chiesto con un esposto alla Soprintendenza di Ancona: togliere tutto dal Cassero Medievale, via tutto dalle antiche mura, tornare al passato. Non Vale più.
 

Il selfie-cult diventato virale

Sabato, con buona pace delle migliaia e migliaia di tifosi che quel muro dedicato a Vale l’hanno fotografato, arrampicato, forse anche baciato e, in ogni caso, mandato in giro per il mondo a forza di selfie-cult, è così iniziata la rimozione.

Ecco: tutti d’accordo sul valore storico e paesaggistico della zona ma di medievale qui, oltre alle mura, rischia di finirci dentro anche un certo modo di pensare e agire. Insomma, mentre Valencia esalta l’icona del Dottore con un murale gigantesco firmato dall’artista Axe Coluors, a Tavullia, casa Rossi, dove un paese vive da 26 anni in simbiosi con il proprio campione (anche cromatica: il giallo è predominante) e dove ogni anno migliaia di persone vengono da tutto il mondo unicamente per Rossi, c’è evidentemente chi considera due striscioni e il nuovo Yellow Park non appropriati alla zona storica medievale e naturale e, per questo, ha fatto un esposto alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Non si tratta di un atto isolato: la richiesta al Sabap Marche arriva a pochi mesi da una circostanziata segnalazione, sempre a cura di un residente della zona, appartenente a Italia Nostra. Gli operai del Comune, forse in attesa di capire quello che ora accadrà, hanno denudato le mura di tutti gli striscioni e stendardi: il recente “Grazie Vale”, che si affaccia su via Roma, e la gigantesca mostra fotografica che ne racconta la carriera appesa lungo via Balducci, davanti al nuovo parco tematico dedicato a Valentino, già scoperto da tanti bambini, e che il Comune ha realizzato con percorsi inclusivi, percorribili anche dai disabili. Nel ripulisti generale è entrato pure un drappo contro la violenza di genere. «Pura follia» commentava ieri un residente. «Se di questo si tratta è pura follia: Vale - rimarcava - rappresenta gli ultimi 26 anni di storia di Tavullia e senza di lui Tavullia non sarebbe nulla. Gli stendardi rappresentano Tavullia, sono parte di Tavullia e negli anni sono stati cambiati e ripuliti. La gente viene qui per lui non per le mura medievali che, peraltro, non sono state deturpate o imbrattate. Anche perché Valentino tiene a Tavullia più di molti altri». Con il nuovo parco è stata messa in sicurezza, e resa inclusiva, un’area che prima ospitava solo una vecchia altalena. Il primo stendardo era comparso in piazza grazie a una intuizione felice della giunta Del Moro. Quella della sindaca Paolucci ha sistemato e ripulito le mura, valorizzandole con una illuminazione architetturale. Gli stendardi, peraltro, sono a costo zero: è il fan club di Rossi a realizzarli. In questi anni hanno dato nuova vita alle mura in un’aderenza di storie: quella medievale e quella recente firmata Vale.

«A chi fanno danno?»

«A chi hanno mai fatto danno un poster di Valentino o un parco a tema, a lui dedicato, inclusivo, per i bambini? Cosa c’è veramente sotto? Per qualche persona contraria Tavullia deve rinnegare un simbolo riconosciuto da milioni di tifosi nel mondo? Sì, siamo alla follia» ribatteva ieri un altro residente. 

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