TAVULLIA - È questa volta una lupa ad essere caduta nella pericolosissima trappola del laccio, sempre intorno alla proprietà di Valentino Rossi a Tavullia. Dopo il lupo di due giorni fa, chiamato Valentino e trasportato d’urgenza al Centro di Tutela della Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone, a Sasso Marconi (Bo), questa volta è stato un esemplare femmina a cadere nella temibile trappola, con possibilità di danni al basso ventre e, visto il genere femminile, anche all’utero.
LEGGI ANCHE: Lupo catturato da un laccio vicino alla pista del Dottore: i volontari lo salvano e lo battezzano Valentino Rossi
Questo tipo di trappole, utilizzate per la cattura di cinghiali e caprioli è un atto delinquenziale punito severamente dalla legge, così come tagliole e bocconi avvelenati: «Occorre immediatamente attivarsi per una bonifica e una vigilanza della zona. - afferma indignato Angelo Giuliani, responsabile del Cras della provincia di Pesaro e Urbino - Due lupi in pochi giorni sono un segno tangibile di una zona ad altissimo rischio per tutta la fauna selvatica!».
Le trappole non sono la soluzione per i problemi che possono avere gli allevatori: la legge regionale prevede infatti indennizzi sia per le predazioni ad opera di lupi che da parte di cani randagi o inselvatichiti, ma solo con l’adozione di più efficienti sistemi di prevenzione, come cani da guardia e recinzioni elettrificate, si possono limitare, fino ad azzerare i casi di predazione da parte dei lupi. Non è quindi necessario utilizzare questi mezzi atroci di tortura.
Una lupa nella trappola del laccio vicino alla proprietà di Valentino Rossi. E' il secondo caso in pochi giorni
2 Minuti di Lettura
Domenica 3 Maggio 2020, 18:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA