Tavullia, legano i cinque dipendenti
con le fascette e rubano 20mila euro

Tavullia, legano i cinque dipendenti con le fascette e rubano 20mila euro
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Martedì 29 Maggio 2018, 05:35
TAVULLIA - Hanno colto l’attimo giusto per colpire in banca. Nessun cliente ma la cassaforte aperta e il bottino in essa contenuto a loro completa disposizione. La somma ammonta a circa 20 mila euro. E’ il risultato di una rapina messa a segno ieri nel primo pomeriggio all’interno della filiale di Banca Intesa Sanpaolo a Tavullia nella centralissima via Roma al civico 64, proprio sotto le mura dove più in alto si trova il palazzo del comune e, nella salita poco lontano in linea d’aria, la sede del Valentino Rossi Fan Club. Due i ladri che agendo in coppia sono poi fuggiti a piedi con il bottino.
 
Dicevamo dell’attimo giusto per colpire: erano le 14.30 circa ovvero il momento in cui la banca aveva da poco riaperto per il turno pomeridiano. All’interno della filiale però non c’era ancora nessun cliente, solo i cinque dipendenti in quel momento al lavoro. I due malviventi sono entrati a volto parzialmente coperto e senz’armi. Il loro modo di fare e la rapidità dei movimenti hanno permesso loro di raggiungere l’obiettivo. Per agire in tutta tranquillità hanno immobilizzato i cinque stringendo ad ognuno di loro delle fascette ai polsi in modo tale che non potessero agire in alcun modo. A questo punto si sono diretti alla cassaforte e dall’interno hanno rubato il denaro in contanti. La prima stima di almeno 20 mila euro. A quel punto sono usciti a piedi e fuggiti probabilmente vero un mezzo situato in un posto sicuro. Pochi attimi e di loro non vi era più alcuna traccia. Poco dopo sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. In particolare le indagini del caso sono seguite dai carabinieri della compagnia e del nucleo investigativo del comando provinciale di Pesaro ed Urbino. I cinque dipendenti della banca seppur scossi e spaventati non hanno riportato ferite e a parte la costrizione delle fascette non hanno subito lesioni. Ora sono al vaglio dei militari i video della sorveglianza per cercare di ottenere maggiori indizi possibili dei due autori. Il volto parzialmente coperto non ha permesso ai dipendenti di fornire indizi certi e non è chiaro quale accento avessero per risalire alla nazionalità.
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