Tavolini e parcheggi, la Baia rischia la doppia anarchia pesarese

Tavolini e parcheggi, la Baia rischia la doppia anarchia pesarese
Tavolini e parcheggi, la Baia rischia la doppia anarchia pesarese
di Letizia Francesconi
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Lunedì 3 Aprile 2023, 03:45
 PESARO Stagione che arriva problemi che si rinnovano. Succede a Baia Flaminia, zona calamita di locali e movida, dove residenti e attività convivono da tempo immemore. E dove la primavera porta sia a riaprire le attività stagionali, che si concentrano soprattutto verso l’area del Campo di Marte, che ad allargare quelle stanziali tra tavolini, panche, sedie e gazebo. A cui si aggiunge lo zoccolo duro del parcheggio selvaggio soprattutto nel salottino di piazzale Europa (in alto nella foto) in particolare il carico e scarico di furgoni ma anche automobilisti che non hanno remore.  


L’occupazione 


Ma partiamo dalle occupazioni di suolo pubblico “extra large”. Ora serve regolarizzare quegli spazi concessi in più per il distanziamento alle attività economiche in periodo di pandemia, e che oggi finiscono troppo a ridosso della piazza pedonale o della strada. Correttivi anche per limitare l’ingresso dei corrieri per il carico-scarico merci dentro piazzale Europa, e linee guida ad hoc per arredo e dehors esterni. «Si sta lavorando ad un regolamento ad hoc che disciplini arredi e spazi esterni a Baia Flaminia» – annuncia l’assessore al Commercio Francesca Frenquellucci. Di questo si parlerà nel primo incontro fissato in settimana per affrontare le criticità, e che riunirà al tavolo il servizio Attività Economiche, l’assessorato alla mobilità, il quartiere e i commercianti. Poi c’è la sosta selvaggia: «L’ultima segnalazione arrivata da un residente risale ad un paio di giorni fa, ma tante ne ricevo, e tutte riferite a quei mezzi per le consegne che entrano nel perimetro intorno alla fontana di piazzale Europa – così interviene Stefano Poderi, presidente di quartiere – ora basta, va posto un freno. Si sta superando il limite di tolleranza, visti alcuni comportamenti reiterati e segnalazioni ripetute. Per questo ho avvisato polizia locale e ufficio comunale alla viabilità. Si chiede che vengano previsti dei dissuasori, per esempio le grosse sfere di pietra che impediscono a mezzi di carico-scarico o a due ruote di entrare nella piazzetta e sostare, anche se per breve tempo. Si tratta infatti di un’area pedonale, e invece succede che i fornitori dell’una o dell’altra attività per comodità entrano letteralmente dentro la piazza. In mancanza di altre soluzioni per il controllo di questo fenomeno, l’unica alternativa praticabile sono i dissuasori.

Mi aspetto a tutela dei residenti e dello spazio ad uso del quartiere, che vengano presi dei provvedimenti tangibili. Del resto questi mezzi possono sostare o trovare parcheggio lungo la strada, magari andrebbero previsti stalli riservati e segnati. A fianco della piazza ci sono le due vie che portano all’interno della Baia, dove comunque possono fermarsi facendo 20-25 metri a piedi con il carrello per lo scarico». 


Nuovo regolamento


Dalla prima estate della pandemia e fino ad un anno fa, il servizio Attività Economiche aveva approvato il progetto di ampliamento temporaneo delle occupazioni di suolo pubblico delle singole attività, poi rivisto nell’aprile di un anno fa con agevolazioni e riduzioni del canone unico sull’annualità 2022 per quelle occupazioni concesse in ampliamento causa Covid. Eppure soprattutto in Baia Flaminia, segnalano associazioni e quartiere, c’è chi ha continuato ad allargarsi forse anche più del dovuto, e altri gestori vecchi e nuovi, come riferisce il presidente di quartiere, che occupano con le proprie sedute la piazzetta e altri che «montano gazebo e strutture semi-coperte dall’oggi al domani». «La richiesta per mettere un po’ di ordine in Baia Flaminia, arriva dallo stesso sindaco – spiega l’assessora Frenquellucci, - dal confronto con il dirigente alle Attività Economiche, il servizio Gea di polizia locale e l’ufficio viabilità, dovrà uscire un regolamento rivolto alle attività che insistono su tutto il perimetro centrale o nell’area dei chioschi. Si chiede ai gestori siano attività fisse o stagionali di uniformare arredi e dehors. Sedute, tavoli o ombrelloni dovranno rispettare le tinte pastello nei colori del bianco e del beige. Si valuterà poi caso per caso, e in concerto con la polizia locale, il rispetto da parte di tutte le attività degli effettivi metri quadri di suolo in pubblico chiesti fin dalla pandemia e successivamente prorogati o autorizzati.


Le attività allargate


Nei casi in cui ci siano attività che si sono “allargate” sulla strada saranno invitate a rientrare degli spazi occupati. Più in generale verranno ridimensionati in alcuni tratti e snodi di passaggio pedonale, marciapiedi e attraversamenti, i metri quadri di suolo autorizzato, fissando l’occupazione entro certi limiti, anche a tutela dei disabili. Anche vetrate esterne o verande ad uso dei locali soprattutto se di somministrazione, per essere in regola dovranno sottostare a precisi requisiti».
 

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