Elezioni, sorpresa a Tavoleto: il candidato sindaco è del Partito Gay Solidale. Al voto appena 867 residenti

Paolo Marozzi, candidato sindaco di Tavoleto del Partito Gay Solidale
Paolo Marozzi, candidato sindaco di Tavoleto del Partito Gay Solidale
di Véronique Angeletti
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Domenica 15 Maggio 2022, 05:55

TAVOLETO - Due liste ma con sorpresa per Tavoleto, 867 residenti appena. Quella del sindaco Stefano Pompei, impiegato in pensione, che si presenta per un secondo mandato e quella dello sfidante Paolo Marozzi, di origine abruzzese, residente a Fermo, commerciale nel settore della moda che rappresenta il partito Gay Lgbt + Solidale, Ambientalista, Liberale, nato a novembre 2020.

Il che fa di Tavoleto un laboratorio su cui si concentrerà l’attenzione non solo del Pesarese o delle Marche ma di tutt’Italia dato che il partito Gay si presenta con i candidati sindaco in appena 5 Comuni alla prossima sfida elettorale di giugno. Pompei e Marozzi sono due candidati che, seppur condividono obiettivi (soddisfare i bisogni della cittadinanza) e pure il metodo (lavorare con processi partecipativi di ascolto dal basso per tradurre le necessità in politiche) si muovono in dimensioni diverse. Stefano Pompei ha una visione locale della crescita sociale della sua comunità e del suo sviluppo. Nella scia del suo primo mandato, propone un programma che migliora la qualità della vita in tema di sanità, di scuola, di servizi. 

La lista mette in primo piano più spazi urbani di qualità e per la socializzazione; una migliore viabilità ed infrastruttur e; la tutela, la valorizzazione e il recupero ambientale.

Si concentra sul turismo con azioni di decoro, di pulizia, di manutenzione delle aree verdi e a sostegno di iniziative per favorire le attività economiche, lo sport e la cultura. Mentre Paolo Marozzi lavora “glocal”. Affronta temi globali calandoli nella realtà locale nello spirito di un partito braccio operativo con cui «gay e Lgbt+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans*) vogliono realizzare un Paese moderno, inclusivo, solidale, ambientalista e liberale» partendo anche da piccoli centri. La lotta alle discriminazioni e l’inclusione è il pensiero dominante. Dai disabili al riconoscimento dei figli delle famiglie arcobaleno non residenti facendo di Tavoleto un porto per i diritti. Fondamentale l’aggregazione tra cittadini, le sinergie con gli altri comuni, propone di istituire un fondo solidarietà, uno sportello gratuito di professionisti, un presidio ambulatoriale fisso, perfino un checkpoint comunale per le malattie sessualmente trasmissibili e le vaccinazioni. 

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