Fano, è nata la Tavola per la trasparenza
Libera apprezza l'impegno del Comune

Fano, è nata la Tavola per la trasparenza Libera apprezza l'impegno del Comune
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Sabato 5 Dicembre 2015, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 22:21
FANO - E' nata a Fano la Tavola pubblica per la trasparenza, l'organismo aperto alle associazioni cittadine che deve monitorare e partecipare ai processi anticorruzione attivati dall'amministrazione comunale.
La prima riunione si è svolta nella sala della Concordia in occasione della Giornata della trasparenza, organizzata per fare il punto sugli obiettivi già realizzati e su quelli programmati secondo il progetto “Riparte il futuro, trasparenza a costo zero” di Libera e del Gruppo Abele di don Luigi Ciotti, al quale il sindaco Massimo Seri aderì formalmente subito dopo l'elezione secondo un impegno assunto in campagna elettorale.

All'invito alla Tavola per la trasparenza rivolto a tutte le associazioni cittadine ha risposto una quindicina di sigle sindacali e del volontariato. Due gli impegni operativi iniziali: l'approvazione, in occasione della prossima convocazione prevista tra due settimane, del regolamento della Tavola stessa, la cui bozza è stata presentata martedì, e l'elaborazione di proposte da discutere nella successiva riunione, che sarà convocata a gennaio, per il riuso a scopi sociali dell'appartamento di Sant'Orso confiscato alla criminalità organizzata.

Si tratta del primo dei sei beni ubicati a Fano che l'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati ha già trasferito al Comune: un alloggio costituito da sei vani, in buone condizioni, collocato in un condominio di via Eustacchio.

La Giornata della trasparenza si è svolta alla presenza di dirigenti, funzionari e consiglieri comunali e con la partecipazione della referente per le Marche dell'associazione Libera, Paola Senesi, che ha espresso apprezzamento per le iniziative avviate dal Comune di Fano, attraverso il sindaco Seri e l'assessore Mascarin, unico Comune delle Marche ad avere aderito al programma di Libera e Gruppo Abele.

Sono otto (di cui sette delibere di giunta e consiglio comunali) i provvedimenti formali assunti per implementare le buone pratiche previste dal progetto. Tra essi spicca l'istituzione dell'Ufficio per la trasparenza e l'integrità: una struttura organizzata all'interno della Segreteria generale del Comune con personale dedicato che si occupa pienamente di trasparenza e anticorruzione. Tra gli altri adempimenti realizzati la pubblicazione degli open data, l'apertura di un portale per il calcolo online dei tributi comunali, la stipula di convenzioni con carabinieri, Questura, Camera di commercio, Inail, Aset Holding per l'accesso alla banca dati anagrafica comunale.
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