PESARO - Tassa sui rifiuti, per il 2023 a Pesaro vale più di 20 milioni di euro. Nello specifico si tratta di quasi 20 milioni e mezzo, tanto è il gettito stimato dalle utenze. Quattro rate, la prima a giugno. Gli uffici comunali dei Servizi Finanziari hanno preso atto, negli ultimi giorni, con un apposito atto, della relazione per la determinazione delle tariffe per l’applicazione della Tari 2023, elaborata dal gestore Marche Multiservizi sulla base del Piano Economico Finanzario, seguendo i criteri stabiliti da Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e la deliberazione dell’assemblea Ata (Autorità territoriale d’ambito).
Il documento
Il documento riporta l’approvazione delle tariffe e delle riduzioni per l’anno in corso.
L’adeguamento
Tra l’altro con il documento sulla Tari è stato anche approvato l’adeguamento al testo unico della qualità (Arera) con decorrenza dallo scorso gennaio che comporta delle modifiche al regolamento per la disciplina della tassa rifiuti. Tutto comunque molto tecnico e per addetti ai lavori. Resta aperto il nodo del fondo Tari, che nell’anno passato ha consentito a quasi 2400 famiglie di usufruire di uno sconto sostanzioso sulla tassa, equivalente al 75% dell’importo complessivo. L’operazione sarà confermata? In Comune la questione, con l’eventuale entità dell’iniziativa in riferimento alla Tari come agevolazione nelle misure del fondo anticrisi, sono ancora in fase di gestazione. Dice l’assessore al Welfare Luca Pandolfi, che nel 2022 portò avanti l’iniziativa insieme al collega al Bilancio Andrea Nobili: «Per quanto riguarda i contributi alle famiglie e le azioni previste dal fondo anticrisi, stiamo pensando alle azioni da prevedere, in ragione dei bisogni riscontrati e in accordo con le rappresentanze sindacali. Come previsto dal protocollo d intesa».
Per l’operazione sconto-Tari l’anno scorso erano stati investiti inizialmente 230 mila euro, un piatto che poi è stato fortemente rimpinguato davanti alle domande arrivate (nel complesso 2600 istanze dalle famiglie, di cui 2350 accolte), arrivando a 470 mila euro. Un’iniziativa che ha accolto una fascia così ampia per due motivi: da una parte le necessità crescenti per le difficoltà economiche, il caro-vita, i rialzi dei prezzi delle utenze.E dall’altro, l’allargamento da parte del Comune, delle maglie entro le quali accedere al beneficio.
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