Studio segreto sull'aggregazione, in corso l'indagine di Aset: da verificare l'incongruenza dei canoni del gas

La sede legale di Aset, in via Einaudi a Fano
La sede legale di Aset, in via Einaudi a Fano
di Lorenzo Furlani
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Martedì 15 Marzo 2022, 09:29

FANO - È stata affidata al collegio sindacale dal consiglio di amministrazione di Aset l’indagine sullo studio intestato a Hera di Bologna per l’aggregazione tra Aset e Marche Multiservizi, datato settembre 2019, per verificare se ci sia stata un’uscita non autorizzata di dati riservati dall’azienda fanese.

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La consegna l’11 febbraio
L’11 febbraio scorso, all’indomani dell’audizione nella commissione consiliare di garanzia e controllo in cui il dossier era stato illustrato, erano state consegnate al presidente di Aset, Paolo Reginelli, 5 copie di quel documento pubblicato in anteprima dal Corriere Adriatico, consistente in una raccolta di slide di complesse valutazioni patrimoniali sintetizzate nelle percentuali di partecipazione dei Comuni soci di Aset al capitale di Marche Multiservizi dopo il conferimento del ramo di azienda relativo ai servizi di gas, acqua, rifiuti e illuminazione pubblica.

«Non abbiamo concluso le verifiche - ha affermato il presidente del collegio sindacale Marco Luchetti (le dichiarazioni sono state rilasciate venerdì scorso, ndr) - perché il collegio si è ricostituito adesso in seguito alle dimissioni di un suo membro (Raffaello Tomasetti, ndr).

Abbiamo fatto solo un’analisi preliminare. Ovviamente noi siamo un organo interno e riferiremo esclusivamente al consiglio di amministrazione».

L'analisi preliminare
Questa analisi preliminare è stata già oggetto di un confronto nel cda di Aset del 18 febbraio scorso, convocato per trattare la richiesta di accertamenti avanzata dall’assessore alle società partecipate Samuele Mascarin (con un successivo sollecito per la verifica di eventuali illeciti aziendali) dopo la rivelazione in commissione di garanzia dei contenuti dello studio, che era stato consegnato all’epoca ed era noto a qualche esponente dell’amministrazione comunale ma non era mai stato messo agli atti, rimanendo così per più di due anni sostanzialmente segreto.

In quella sede, il collegio sindacale ha riferito che da un primo esame, salvo analisi di maggiore dettaglio, «non appaiono esserci evidenze di illeciti aziendali» per fughe di dati.

Riguardo all’anomalia della voce di bilancio denominata nello studio “riserva da avanzo di fusione” come nel bilancio di Aset 2019, che però sarebbe stato pubblicato dopo diversi mesi, mentre nel bilancio 2018 da cui i dati pubblici avrebbero potuto essere attinti figurava come “avanzo da concambio”, Luchetti ha osservato che tale posta era nominata avanzo da concambio anche nella semestrale del 2019 pervenuta ai Comuni a settembre.

L’illogicità rilevabile
Ma non è stato chiarito quando e chi abbia modificato quella voce, che rientra in una diversa esposizione del bilancio adottata (nel 2109 è cambiato lo studio di consulenza contabile di Aset) al fine di valutare se possa esserci stato un passaggio anticipato di informazioni considerato che è chiaramente illogico e disfunzionale (per le difficoltà frapposte ai riscontri) denominare in uno studio di sintesi una voce contabile in modo diverso da come risulti nel bilancio di riferimento (per quanto con un’espressione tecnicamente pertinente, che a una ricerca capillare è risultata già utilizzata nella relazione del bilancio 2017 di Aset, come altri hanno osservato nello stesso cda).

Inoltre, nessuna verifica è stata ancora fatta sull’altra incongruenza dello studio Hera evidenziata anche in commissione: i canoni annuali per le reti del gas corrisposti al Comune vengono indicati (al plurale) in 840mila euro, mentre quello che notoriamente paga Aset è di 775 mila euro.

Si tratta di un errore grossolano o piuttosto di una ricognizione puntuale, considerando eventuali altri canoni minori pagati per servitù di passaggio a uno o più proprietari, visto che nel bilancio è analiticamente indicato solamente il canone di 775mila euro?

L'organismo di vigilanza escluso 
«Prendo atto di questa ulteriore osservazione - ha dichiarato il presidente del collegio sindacale Luchetti -, faremo le nostre verifiche e relazioneremo al consiglio». Nella seduta del cda del 2 febbraio scorso era stato deliberato di avvalersi per l’indagine interna dell’organismo di vigilanza (tre soggetti esterni, il presidente è l’avvocato Giovanni Orciani) mentre nella seduta del 18 è stato coinvolto il collegio sindacale in quanto al suo interno ha «tutte le competenze tecniche e professionali per un esame di dettaglio» dello studio.

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