Studentesse 15enni picchiate da due coetanee: spedizione punitiva al Campus scolastico di Pesaro

Studentesse 15enni picchiate da due coetanee: spedizione punitiva al Campus scolastico di Pesaro
Studentesse 15enni picchiate da due coetanee: spedizione punitiva al Campus scolastico di Pesaro
di Luigi Benelli
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Venerdì 13 Gennaio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 17:24

PESARO Le hanno aspettate e poi sono volati schiaffi e botte. E’ la cronaca di un’aggressione tra studentesse, tutte ragazzine, e di una mattinata turbolenta avvenuta prima dell’ingresso a scuola nel parcheggio del Campus scolastico. Secondo quanto si apprende due quindicenni si sono presentate fuori dall’ingresso del Campus e hanno aspettato altre due ragazzine, loro coetanee, che frequentano il liceo Mamiani. Una volta individuate si sono avvicinate alle studentesse ed è partita l’aggressione a sorpresa. Gli inquirenti non hanno dubbi: si è trattata di una spedizione punitiva per un conto in sospeso relativo a qualche parola ritenuta di troppo e tuttora al vaglio delle forze dell’ordine.  


I testimoni


Sul posto c’erano vari testimoni che hanno subito dato l’allarme, tanto che sono intervenute due pattuglie dei carabinieri. Ma le assalitrici erano già scappate, così come le altre coinvolte. Una delle vittime si è recata all’ospedale San Salvatore per un controllo e ha riportato qualche giorno di prognosi. Non è ancora chiaro se verranno sporte denunce, ma le studentesse hanno fornito agli inquirenti delle descrizioni circostanziate di chi le ha aggredite. E il cerchio si stringerebbe su due ragazzine dell’istituto alberghiero Santa Marta. 


Ma si va con i piedi di piombo viste le circostanze e l’età delle studentesse coinvolte, tutte minorenni. La motivazione sarebbe comunque futile, un gossip e qualche parola di troppo non gradita a chi ha messo in atto l’aggressione. Il dirigente scolastico del liceo Mamiani Roberto Lisotti condanna il gesto. «Un episodio molto negativo, siamo dispiaciuti. Ma ancora le informazioni sono poche. Il fatto è avvenuto nel parcheggio, non davanti alla scuola. Si tratterebbe di due studentesse che frequentano scienze umane, anche se al momento nessuno ci ha riferito nulla né si sono fatti avanti i genitori. Siamo pronti a dare il supporto necessario e come scuola condanniamo questi episodi perché cerchiamo sempre di far capire ai ragazzi l’importanza dei comportamenti e di sviluppare condizioni di serenità.

Cercheremo di saperne di più, siamo molto dispiaciuti di quanto accaduto». 


Dall’altra parte Roberto Franca, dirigente dell’alberghiero Santa Marta è cauto. «Qualora fossero nostre studentesse, verificheremo una adeguata azione educativa ma esemplare, ma dobbiamo avere conferme. Parliamo di un atto di violenza che va oltre il bullismo. Come scuola abbiamo il dovere di far capire l’errore, siamo un’agenzia educativa e abbiamo convenzioni con delle onlus per effettuare lavori socialmente utili che possano avere un effetto educativo».

I precedenti


Il Campus scolastico è già stato teatro di risse, spedizioni punitive ed episodi di cronaca. L’ultimo caso risale al maggio dello scorso anno dove un gruppo di almeno sei extracomunitari ha aggredito due studenti. Pare che tutto fosse legato a conti in sospeso per motivi di droga. La prima vittima del pestaggio era stato un giovane studente dell’Ipsia Benelli. Il ragazzo era stato violentemente picchiato rendendo necessario il trasporto in ospedale. Ma la mattina non era finita lì. Gli aggressori si erano poi spostati al liceo scientifico per punire un altro studente, minorenne. A nulla era valso il tentativo del ragazzo di nascondersi dentro la scuola, perché era stato comunque inseguito e picchiato davanti a tutti. Un pestaggio che aveva portato la Provincia di Pesaro ad attivare anche le telecamere di videosorveglianza nei corridoi interni tra le scuole. Non dentro le scuole, ma grazie a una liberatoria sulla privacy, gli occhi puntano anche nelle zone di passaggio.

 

Andando a ritroso si segnala la rissa avvenuta il 5 febbraio del 2019. Un’azione premeditata ed organizzata a suon di calci e pugni per “chiarire” una questione amorosa: in particolare, riguardava una ragazza contesa da due coetanei. Un gruppo di venti ragazzi aveva atteso un 17enne per affrontarlo. Scene da far west con gli aggressori che erano poi scappati. Ma le telecamere avevano registrato tutto. Da lì le indagini che hanno poi portato ad alcune denunce e rinvii a giudizio per 12 ragazzi, alcuni minorenni con l’accusa di percosse lesioni aggravate.

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