Donati gli organi di Milena, morta a 14 anni in un incidente. I familiari: «Come faremo senza il tuo sorriso»

Donati gli organi di Milena, morta a 14 anni in un incidente. I familiari: «Come faremo senza il tuo sorriso»
Donati gli organi di Milena, morta a 14 anni in un incidente. I familiari: «Come faremo senza il tuo sorriso»
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 14 Novembre 2022, 03:10

MOMBAROCCIO  - Una ragazzina solare, gentile, sempre sorridente, incantevole d’aspetto e con una cura tutta speciale nell’abbigliamento. E quel vestito rosso di seta, in una delle sue tante fotografie preferite, lei lo amava tantissimo. Eleganza e dolcezza in un’adolescente di appena 14 anni di cui tutti parlano a Mombaroccio nella straziante domenica di lutto. Milena Lentini, a ormai quattro anni dalla morte per leucemia della mamma Marianna, se n’è andata sabato alle 20 in un letto di ospedale del Torrette di Ancona.

Una nuova tragedia pochi giorni dopo lo schianto di martedì mattina nell’incrocio ”maledetto” di Ponte Valle, quello tra la proviciale e via Tresole dove nel 2016 ha perso la vita anche un giovane uomo di 32 anni.

Una strada assai rischiosa, teatro di numerosi incidenti per l’alta velocità delle auto, tanto che tra i residenti della zona c’è chi parla di «morte annunciata».


Gli accertamenti


La polizia locale sta facendo accertamenti sulla dinamica e sulle responsabilità. Milena Lentini stava andano a scuola, al  Benelli, insieme ad altri due amici. La morte della ragazzina complica il quadro di uno schianto tra due mezzi il cui bilancio sale a una vittima e tre feriti: questi ultimi sono lo studente 19enne che guidava, l’amica coetanea e la signora 40enne dell’altra auto. Mentre i familiari della minorenne hanno dato tutto in mano all’avvocato di fiducia. Ma ieri è stato solo il giorno dello strazio, delle lacrime, dei ricordi. E di un grande gesto di solidarietà. La zia Stefania Praticò, infermiera alla residenza sanitaria Bricciotti, ha comunicato che il padre di Milena, Domenico Lentini, condividendo il desiderio anche del fratello di 17 anni e della sorellina di 12 anni della ragazza, ha dato «l’assenso alla donazione degli organi affinché, attraverso lei, si possano salvare altre vite. Ora abbiamo un angelo in Cielo». La famiglia comunica inoltre che «pregheremo insieme alla comunità durante il rosario e poi il funerale, non ancora fissato, martedì o mercoledì». La studentessa frequentava il primo anno all’istituto professionale Benelli di Pesaro, aveva scelto i corsi per parrucchiera e amava molto lo studio, sognando quel lavoro una volta diventata grande. 


I familiari


La scomparsa di Milena, per la famiglia Lentini, rappresenta un secondo straziante lutto. A gennaio del 2019 è mancata, dopo una leucemia, la mamma Marianna alla quale a luglio dello stesso anno Mombaroccio ha dedicato la cena di beneficenza “Sotto la luna in memoria di una stella, Marianna”, organizzata dall’Ail di Pesaro in collaborazione con il Comune e la Pro loco di Mombaroccio, voluta dal babbo della studentessa per contribuire alla ricerca contro la malattia. Toccante, postata di prima mattina, la storia social dello zio Gabriele Lentini: «Non so come sarà la nostra vita senza il tuo sorriso, mi manchi come l’aria, vita mia, ti amerò per sempre, non ci sarà un attimo della mia vita senza pensarti». In sottofondo il brano di Eros Ramazzotti ”Più bella cosa”.


L’omelia


Provato dalla tragedia anche padre Renato, frate francescano del Beato Sante e parroco nella chiesa dei Santi Vito e Modesto. Durante l’omelia e la preghiera dei fedeli, ha ricordato Milena rivolgendosi in particolare ai ragazzi del paese perché abbiano fiducia nella fede. Commozione anche nel gruppo casa famiglia della comunità di don Oreste Benzi. La consigliera comunale Paola Grigioni ha postato sui social: «Spero che da lassù assieme alla mamma aiuti i suoi cari a sopportare questo immenso dolore». 
La Pro loco
Per Damiano Bartocetti, già presidente della Pro loco di Mombaroccio: «Una tragedia immensa che ha scosso la nostra piccola grande comunità». Ricordano Milena anche alla Bottega del borgo. La titolare Marilena Podestà Paolini dice che era «una ragazzina educata, molto carina e gentile. Ricordo che aveva buon gusto nel vestire. Adorava le gemelline di sua zia Stefania e quando veniva nel nostro locale le teneva in braccio ambedue, tenerissima e dolcissima. Quanta sofferenza per quel papà, dopo la moglie anche la figlia. Una tragedia». 
 

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