Buche e gobbe, le vie degli scossoni: tour sulle strade sconnesse, da aprile ​si asfaltano ma non tutte

Una strada della zona industriale di Fano simile a un tratturo
Una strada della zona industriale di Fano simile a un tratturo
di Osvaldo Scatassi
3 Minuti di Lettura
Sabato 26 Marzo 2022, 05:20

FANO - Sulle strade degli scossoni. Quei fastidiosi tremori che dalle ruote si trasmettono ai manubri oppure ai volanti, quando si passa sopra a grappoli di rattoppi su rattoppi, buche, gobbe e dislivelli nell’asfalto spesso di profondità direttamente proporzionale alla distanza dal centro storico. Più ci si allontana dalla città murata e più fanno impressione.

Il diario mattutino
Il diario di un viaggio mattutino, ieri, su parte della rete viaria più ostile alle sospensioni e agli ammortizzatori dei mezzi che le percorrono. «Se un turista uscisse oggi dalla superstrada e arrivasse alla rotatoria in via Toniolo, si chiederebbe: Dove diamine sono finito?».

Lo dice un fanese che, per motivi di lavoro, è costretto ogni giorno a percorrere le strade della zona industriale a Bellocchi e degli immediati dintorni, dov’è piuttosto alta la concentrazione di asfaltature ridotte in uno stato almeno deficitario. «Provate a passare per via Einaudi – protesta una fanese che lavora in zona – poi percorrete il ponte sulla superstrada, fate bene attenzione all’asfalto di entrambi i lati e fino alla rotatoria dei Tre Ponti, poi proseguite su via Campanella fino all’area del Codma, a Rosciano, e ditemi se è questo il modo di tenere le strade».

Parti di via Toniolo e di via Einaudi sono già inserite nel nuovo piano delle asfaltature, così come lo sono anche la stessa via Campanella e via Meda, sempre nella zona industriale a Bellocchi e in condizioni davvero precarie.

Il programma del Comune
Ed è compresa anche la strada che da Centinarola porta a Villa Prelato, senz’altro malmessa. Il problema è che l’attesa delle opere per sistemare il manto stradale si è spesso protratta a lungo: le proteste si placheranno solo quando mezzi e personale del cantiere cominceranno a stendere il nuovo asfalto.

L’altro aspetto problematico è che l’elenco dei tratti da cerchietto rosso risulta piuttosto nutrito. Richieste reiterate per via Roma, che si vorrebbe tirata a lucido per intero e non solo in una sua parte come invece prevede il piano dei lavori primaverili. Meriterebbero interventi via Giuglini e del Fiume a San Lazzaro, per fare un paio di esempi, oppure l’intero percorso (fra l’altro di interesse turistico durante l’estate) fra Baia Metauro e Sassonia Sud o ancora alcune strade segnalate dai conducenti di Ami, la società del trasporto pubblico: per cominciare via Veneto e via delle Rimembranze, dov’è un terminale degli autobus. Ci sarebbe anche strada provinciale per Cerbara, che però come suggerisce il nome non è competenza del Comune.

Meglio le strade provinciali
«Guarda caso è molto più celere la sistemazione delle strade provinciali tra Pesaro e Urbino», sottolinea chi, per lavoro, mastica chilometri ogni giorno seduto davanti a un volante. Le temperature sono in rapido aumento, è una buona notizia per automobilisti, camionisti e conducenti del trasporto pubblico costretti a percorrere spesso le strade più disagevoli a Fano. Il tepore primaverile è infatti una pre-condizione delle campagne di asfaltature. In Municipio si assicura che ad aprile cominceranno i quasi 4 milioni di interventi approvati a settembre. Si sta ragionando su una seconda tranche da 2 milioni e mezzo, da completare entro la prossima estate.

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