Senza biglietti scoppia il caos allo sportello del Santa Croce. Code e proteste per le analisi

Le code allo sportello del laboratorio analisi del Santa Croce ieri mattina
Le code allo sportello del laboratorio analisi del Santa Croce ieri mattina
di Massimo Foghetti
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Martedì 31 Agosto 2021, 09:00

FANO - Caos ieri mattina allo sportello del laboratorio analisi dell’ospedale Santa Croce, dove si era bloccato il distributore dei biglietti che regola le precedenze. Inutilmente ad uno ad uno, a mano a mano che gli utenti affluivano nel locale, cercavano di assegnarsi un ordine di priorità per poi accedere allo sportello secondo la chiamata che appariva sul display; l’erogatore non rispondeva ad alcuna sollecitazione.

L’apparecchio più semplice
Dato che accanto si trovava un apparecchio più semplice, del tipo di quelli che si trovano nei supermercati, qualcuno ha pensato bene di documentare il suo ordine di arrivo, staccando un biglietto con il numero progressivo; biglietto che però non avrebbe trovato riscontro con la chiamata del personale allo sportello, cui corrisponde, dopo aver convalidato la prescrizione medica, il prelievo (sangue o urine) da analizzare.

Questo almeno per un certo tempo ha consentito di formare una fila ordinata. Più tardi è giunto un dipendente dell’ospedale che ha rimesso in funzione l’erogatore principale (era finita semplicemente la carta, ma nessuno se n’era accorto prima che lo sportello aprisse per l’attività quotidiana). A questo punto chi era più vicino all’apparecchio si è subito appropriato del biglietto che definiva una nuova priorità a prescindere da chi si trovava già in fila da un tempo maggiore, scatenando le proteste di chi si è visto respinto indietro, pur disponendo del biglietto numerico di risulta. 

Nessuna comunicazione
Nessuno, visto il disservizio, si è sentito in dovere di comunicare come le prestazioni del personale allo sportello sarebbero state erogate.

La sala tra l’altro appariva non poco gremita e, seppure tutti indossavano la mascherina, la distanza prescritta dalle norme anti Covid tra l’uno e l’altro utente in coda, non appariva certo rispettata. Nessuna informazione è apparsa anche per regolare l’afflusso tra i prenotati e non prenotati. Diversi di questi ultimi, infatti, ritenendo di partecipare a file diverse si sono recati allo sportello prima che questo entrasse in funzione, la mattina presto, nella speranza di non perdere un’intera mattinata e quindi ore di lavoro.

Non un cartello, né una persona di servizio, ha comunicato che i prelievi per i non prenotati sarebbero stati effettuati solo dopo che la fila dei prenotati si fosse esaurita; il che è avvenuto ben oltre le 10, dopo 3 ore di attesa. Qualcuno ha desistito e se n’è andato, altri più stoici sono rimasti finché il locale si è svuotato, ovvero finché non è giunto finalmente il proprio turno.

In trappola nei servizi igienici
Come se questo non bastasse chi ha dovuto utilizzare i servizi igienici per riempire una provetta, ha rischiato di rimanere prigioniero del locale, perché la serratura della porta si è inceppata. Solo l’arrivo di una infermiera che ha udito i colpi alla porta di chi era rimasto chiuso all’interno, ha sbloccato la situazione. Anche la situazione nel poliambulatorio dell’Area Vasta non è affatto migliorata: con il sole cocente o con la pioggia la fila di utenti si allunga all’aperto senza alcun riparo, contrariamente a quanto avviene al Codma per chi deve sottoporsi alla vaccinazione.

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