Si spara con il fucile a 15 anni
Lascia biglietto d'addio ai genitori

Si spara con il fucile a 15 anni Lascia biglietto d'addio ai genitori
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Sabato 5 Ottobre 2019, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 17:51
FERMIGNANO - Una terribile tragedia con molti perché. Un ragazzo di 15 anni (ne avrebbe compiuti 16 a novembre)  si è tolto la vita, tra le 12.30 e le 13.00 di ieri sparandosi un colpo di fucile di proprietà del padre regolarmente detenuto e chiuso a chiave in un armadietto nell’abitazione in via San Gregorio. L’arma è stata ritrovata accanto al corpo esanime del giovanissimo. Sotto choc l’intero paese. Sul caso indagano i carabinieri che hanno sequestrato il cellulare del giovanissimo e un bigliettino trovato in una stanza che non spiega le ragioni del suo gesto ma riporta parole di scuse nei confronti dei genitori. Ragioni che non sono, dunque, affatto chiare. 

 

Sicuramente questi particolari saranno chiariti nelle prossime ore con il proseguimento delle indagini. Una giornata iniziata come tante altre e sfociata in un dramma assurdo. D. è stato svegliato dai genitori, come tutte le mattine verso le 7. La mamma esce di casa per recarsi al lavoro in contrada Calpino e il padre raggiunge l’Imab Group di cui è dipendente stimato. Il ragazzo fa colazione e poi si avvia verso la strada provinciale per andare a prendere il pullman che lo avrebbe portato a Urbino dove frequenta la terza classe del Liceo Scientifico. Però il 15enne non  è salito su quell’autocorriera. Forse ha vagato per la cittadina o forse è  tornato subito sui suoi passi. Ha già qualcosa in mente. Rientra a casa senza farsi notare da nessuno. Ha tutto il tempo per mettere in pratica il suo piano. Comincia a cercare la chiave di quel guardaroba dove è custodita l’arma. La trova. Tra le 12.30 e le 13.00 il sordo colpo di un’ arma da fuoco. È steso nel divano di casa e i nonni, che abitano in un condominio a pochi passi dalla casa sentono lo sparo: nel frattempo arriva la mamma del ragazzo rientrata dal lavoro, e scopre il corpo del figlio.

Le urla disperate dei nonni raggelano tutto il caseggiato. Arriva un’autoambulanza e viene chiesto anche l’intervento dell’elisoccorso. Mentre è in volo il pilota viene invitato a rientrare. Per il 15enne non c’è più niente da fare. Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione di Fermignano, che hanno provveduto ad effettuare i rilievi del caso. Anche il sostituto procuratore Simonetta Catani del Tribunale di Urbino si è recata nell’abitazione del giovane per verificare quanto fosse successo. La famiglia del ragazzo adesso è disperata, così come i parenti, i suoi amici e conoscenti.

«Un gran bravo ragazzo – rimarcano gli insegnanti del locale Istituto Comprensorio Donato Bramante – Andava bene a scuola e tutte le volte che ci incontrava voleva renderci edotti dei propri studi e di come guardasse al domani con estrema serenità». Quest’estate era uno degli istitutori dei piccoli bambini che frequentavano il “Campus”. «Sempre sorridente e premuroso – ci raccontano – I bambini lo rendevano felice. La cosa era reciproca perchè lo amavano tutti e i piccoli frequentatori del Campus gli erano affezionati all’inverosimile».

«L’ho allenato per oltre tre anni. L’ho visto crescere e non solo nel fisico, ma anche nel carattere e nello sport – così racconta Jason Jamerson - allenatore di Pesaro che fino al maggio scorso allenava la squadra Asd Roller. Andavo volentieri a Fermignano per allenare un gruppo di ragazzi che mi ha dato soddisfazioni, era proprio uno di questi. Un bel ragazzo che si stava facendo le ossa, alto già 1.75 per i suoi 15 anni e dal carattere deciso». 
 
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