RICCIONE - Se l'è portato via una banale influenza. Morto a 101 anni, a Riccione, Sebastiano Magi, sopravvissuto a un campo per lavori forzati nazista. Ieri i funerali nella parrocchia Stella Maris. Quarto di sei fratelli, Magi trascorse la giovinezza a Tavullia facendo il contadino. Durante la Seconda guerra mondiale, poco più che ventenne, ricevette la chiamata alle armi. Catturato dai soldati nazisti, venne imprigionato in un campo dove fu costretto ai lavori forzati.
Il racconto della sua vita
Magi ha sempre raccontato ai familiari delle terribili condizioni in cui lottò per sopravvivere, tra giornate di lavoro interminabili e carenza di cibo, al punto da essere costretto a rubare, pur di sfamarsi, le bucce di patate scartate dai nazisti. Tornato a casa dopo la Liberazione, si costruì una nuova vita sposando Domenica dalla quale ebbe due figli, Walter e Sauro. Verso i 40 anni si trasferì a Riccione e svolse, fino alla pensione, il mestiere del muratore.