Pesaro, se abbandoni il materasso la fototrappola ti incastra: stretta sui furbetti dei rifiuti

Pesaro, se abbandoni il materasso la fototrappola ti incastra: stretta sui furbetti dei rifiuti
Pesaro, se abbandoni il materasso la fototrappola ti incastra: stretta sui furbetti dei rifiuti
di Letizia Francesconi
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Domenica 12 Marzo 2023, 11:14

PESARO Il Comune rafforza la stretta sui furbetti dei rifiuti e i controlli sugli abbandoni sparsi e diffusi nei vari quartieri fanno registrare un aumento dei verbali emessi dal servizio Gea della polizia locale. E questo grazie alle attività di controllo, monitoraggio e sensibilizzazione dell’Amministrazione comunale per prevenire - e contrastare - i comportamenti scorretti sul conferimento dei rifiuti. In particolare nel 2022 le fototrappole hanno portato a 191 verbali accertati dalla polizia locale, in totale, nell’intero territorio comunale; di questi 38 sono relativi a rifiuti ingombranti, 153 per rifiuti urbani. 

I verbali

Numeri in crescita rispetto a quelli del 2021, anno in cui è stato attivato il servizio di monitoraggio tramite telecamere mobili collocate in punti strategici (che variano periodicamente) vicino ai punti di raccolta dell’immondizia, «e che dimostrano sia come il servizio si sia strutturato, sia la proficua attività di rilevamento della Polizia locale» spiega Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità, che aggiunge: «Analizzando i dati si può trovare una conferma della parziale corrispondenza tra i comportamenti scorretti e la presenza, nelle vicinanze dei cittadini, di isole ecologiche, soprattutto in alcune aree del Quartiere 2 (Cinque Torri, Celletta, Santa Veneranda e del Quartiere 4 (Villa Fastiggi, Villa Ceccolini), non servite dal sistema di raccolta porta a porta». Quartieri maggiormente sensibili alle “cataste” di ingombranti sono anche Villa San Martino, Tombaccia. 

Gli importi

Le sanzioni oscillano dai 25 ai 155 euro per chi ha abbandonato sacchetti o rifiuti urbani, o non ha rispettato le modalità e i luoghi del conferimento e della differenziata. Importi superiori - compresi tra i 300 e i 3000 euro - per chi ha abbandonato rifiuti ingombranti per strada, cifre che raddoppiano nel caso di rifiuti pericolosi. Ma «la volontà dell’Amministrazione non è meramente sanzionatoria - precisa Conti -. Occorre aiutare i cittadini, facilitarli, rendere loro più comodo e immediato il conferimento corretto dei rifiuti».

Come accade, da anni, con la raccolta a domicilio degli ingombranti e con il servizio del Centro di Raccolta Differenziata e Riuso (dal lunedì al sabato dalle 7:30 alle 12:30; martedì e giovedì anche dalle 15:00 alle 17:30. Info 0721.699620) di via Toscana 80. Quindi da una parte, «saranno implementate le fototrappole fisse in alcune isole ecologiche: serviranno a sorvegliare ancor più assiduamente ciò che succede in città. Penso ad esempio al Quartiere 3 “Colline e Castelli”, i cui residenti – attenti e sensibili al tema - hanno espressamente richiesto il servizio». Dall’altra, «è necessaria una responsabilizzazione dei cittadini, un “salto culturale” che si può ottenere solo con una corretta informazione e un’attività di coinvolgimento che stiamo cercando di attuare attraverso diverse leve: le manifestazioni per vivacizzare e far conoscere i luoghi verdi della città, la sperimentazione attivata per la differenziata del centro storico (che vogliamo ampliare ad altre aree del comune); le iniziative pubbliche di divulgazione, come quella che stiamo programmando per fine primavera. Sarà una giornata – organizzata insieme a Marche Multiservizi – centrata sul tema dei rifiuti (in particolare della gestione e raccolta) e inserita nella settimana dedicata agli “Stili di vita sostenibili”. Stili che devono puntare alla produzione di ZERO rifiuti: la linea guida che sarà data con ogni azione info-formativa dall’assessorato alla Sostenibilità». 

Le segnalazioni

Gli ultimi abbandoni di ingombranti segnalati e sanzionati risalgono agli inizi del febbraio scorso e tutti concentrati nel quartiere di Villa San Martino nell’area vicina all’impianto natatorio Facchini. Casi questi di materiale ingombrante fra mobilio, materassi e ferraglia gettati non certo da residenti della zona ma da chi arriva appositamente da altri quartieri. 
 

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