Tafferugli per Fano-Vigor, indagati i tifosi. Il difensore degli jesini: «Da escludere l'ipotesi dell'agguato dei fanesi»

FANO - Rissa prima della partita Alma Fano - Vigor Senigallia: due jesini presenti nel bar di Ponte Metauro escludono ogni loro possibile responsabilità nel parapiglia risalente a domenica scorsa.

Lo fanno attraverso una nota dell’avvocato Marco Polita, che fornisce una ricostruzione alternativa dei fatti. Entrambi i tifosi jesini rappresentati dal legale, più un terzo che era con loro a Fano, sono stati convocati nel commissariato della loro città, su delega della procura della Repubblica a Pesaro, e invitati a nominare un difensore. 

La lettera del legale

«I pochissimi tifosi jesini e alcuni tifosi di Fano – scrive l’avvocato Polita – uscendo dal bar per raggiungere il vicino parcheggio sono stati avvicinati da circa 20-30 tifosi rispetto ai 375 provenienti da Senigallia, transitati in loco mediante auto colonna.

La diversa consistenza numerica esclude l’ipotesi di agguato da parte dei fanesi, i quali hanno subito il lancio di bottiglie vuote e di altri oggetti. I tre tifosi jesini sono riusciti grazie all’intervento delle forze dell’ordine a raggiungere i loro veicoli dopo alcuni momenti di tensione. I tifosi jesini escludono qualsiasi contatto con l’agente di pubblica sicurezza che ha riportato lievi lesioni durante l’intervento. Da ultimo si precisa che proprio grazie all’intervento delle forze dell’ordine le due tifoserie sono state tempestivamente separate».

Si attendono i Daspo

Nel frattempo continua a essere alto a Fano il livello di attenzione sociale sulla rissa avvenuta domenica scorsa all’ingresso sud della città. Appare assai probabile – come sembrano suggerire alcune anticipazioni – che agli accertamenti effettuati dal personale del commissariato fanese possa seguire l’emissione di alcuni Daspo, i divieti di accedere a manifestazioni sportive.