PETRIANO - Sconfessata dal Pd provinciale la linea operativa di Marche Multiservizi sul progetto della maxi discarica di Riceci di Petriano.
«Il Pd è nettamente contrario alla discarica di Riceci nel Comune di Petriano – dichiara la segretaria del partito di Pesaro Urbino, Rosetta Fulvi -. Non condividiamo l’ubicazione, né la dimensione e tanto meno la costituzione di una società privata (Aurora) per la sua gestione. Posizione contraria già espressa dai consiglieri regionali del Pd Vitri e Biancani, dal Pd di Urbino e dal gruppo consiliare in perfetta sintonia con il partito provinciale».
Governance non più protetta
Una dichiarazione di grande peso politico perché il principale partito del centrosinistra, sin dall’ingresso nel 2002 del partner industriale Hera (inizialmente Saebo) nell’azienda pesarese dei servizi pubblici locali, ha sempre garantito la governance dell’attuale società mista, a gestione privatizzata ma a maggioranza di capitale pubblico partecipato dagli enti locali del territorio (finora a prevalente governo del centrosinistra).
In una nota diffusa ieri, Rosetta Fulvi stigmatizza la scelta di progettare una discarica di 5 milioni di tonnellate di rifiuti «5 volte più grande di quella di Ca’ Lucio di Urbino e il doppio di quella di Ca’ Asprete» per un giro di affari «probabilmente superiore ai 550 milioni di euro».
Le responsabilità politiche
Sulle responsabilità politiche, la segretaria del Pd replica a Vittorio Sgarbi.
Il sindaco di Urbino, invece, conosceva il progetto tanto che, rileva Fulvi, «prima voleva spiegare i motivi e, a suo dire, i presumibili vantaggi della discarica di Riceci in commissione ambiente, mentre poi come Ponzio Pilato ha dichiarato che "nessun amministratore di Urbino può esprimersi su un tema che riguarda un altro Comune"».
Quasi 3 milioni per Aurora
Il consiglio di amministrazione di Mms aveva deciso il 12 dicembre 2022 l’acquisto per 2,9 milioni di euro, di cui 600mila per un aumento di capitale, del 40% delle quote di Aurora srl di Rimini, che ha proposto il progetto e che dal 20 dicembre scorso è presieduta da Mauro Tiviroli, amministratore delegato di Marche Multiservizi. Il presidente di Mms Andrea Pierotti il 10 maggio scorso ha rifiutato un’intervista al Corriere Adriatico incentrata sui quesiti posti sulla discarica in un’interrogazione parlamentare dai Verdi perché prima doveva confrontarsi con il sindaco di Pesaro, dal quale proviene la sua nomina.
Adesso il Partito democratico con Rosetta Fulvi sottolinea che vanno trovate soluzione sostenibili al problema dei rifiuti e che «l’entroterra della provincia di Pesaro Urbino non è disposto a costruire il proprio sviluppo sulla base dei rifiuti perché vuole conservare il patrimonio di zona biologica attiva che una nuova discarica distruggerebbe».
Il flash mob
Intanto, per dire no alla discarica, Slow Food Urbino ha organizzato un flash mob per il 5 giugno alle 19.30 alla Pineta di fronte ai Torricini del Palazzo Ducale. “Questo patrimonio non merita una discarica” - si legge sui social - "No alla discarica a due passi da Urbino".
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