PESARO Pugni in faccia agli avversari di pallone a pochi minuti dalla fine della partita: ieri è iniziato il processo davanti al giudice di pace. La storia risale al novembre scorso quando un giocatore del Treponti (terza categoria), con la sua squadra in vantaggio per 1-0, aveva sferrato due cazzotti in faccia a due avversari della Fv Pesaro sul campo di Villa San Martino. I due gli chiedevano soltanto di accelerare il tiro di una punizione che era stata data in favore del Treponti.
Operazioni andate a rilento, ma il giocatore non ha gradito ed era passato ai fatti. Un pugno ha colpito un ragazzo senegalese, che era finito a terra con lo zigomo destro fratturato. All’arrivo di un altro giocatore, altro pugno tanto da farlo svenire. Era rimasto a terra stordito per alcuni minuti sino a quando era stato accompagnato fuori dal terreno di gioco e sostituito.
La società ha preso le distanze
Attraverso i propri canali, la società del Tre Ponti aveva poi preso le distanze dal comportamento tenuto dal proprio tesserato: «La società Tre Ponti, il presidente, tutti i dirigenti ed i giocatori, condannano e si dissociano completamente dal comportamento violento ed irrispettoso tenuto da un nostro giocatore nella gara a Villa San Martino contro la Vf Pesaro. Questo tipo di episodi va totalmente contro la nostra etica. Ci sentiamo vicini ai due giocatori coinvolti e a tutta la società Vf. Continueremo a condannare questi eventi perché lo sport deve essere solo divertimento e voglia di stare insieme, sia in campo che fuori». Oltre alla bruttissima pagina sportiva, il calciatore è ora finito a processo davanti al giudice di pace per i due cazzotti sferrati. Ieri l’udienza è stata aggiornata. Il giocatore è difeso dall’avvocato Roberto Ginesi.
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