Sosta selvaggia e buche anche nei viali del Santa Croce, pericoli e niente controlli. Protestano gli autisti delle ambulanze

Sosta selvaggia e buche anche nei viali del Santa Croce, pericoli e niente controlli. Protestano gli autisti delle ambulanze
Sosta selvaggia e buche anche nei viali del Santa Croce, pericoli e niente controlli. Protestano gli autisti delle ambulanze
di Massimo Foghetti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 26 Aprile 2023, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 11:51

FANO - La viabilità all’interno dell’ospedale Santa Croce è un colabrodo. Lo evidenziano in particolar modo gli “ambulanzieri” , ovvero i conduttori di ambulanze. Questi ultimi lamentano non poche difficoltà operative nello svolgere il loro lavoro che, all’interno del recinto ospedaliero, comporta lo svolgimento delle operazioni più delicate. 

Asfalto dissestato

Qui il manto stradale è particolarmente dissestato, lungo i vialetti si sono formate buche grandi come crateri, tra l’una e l’altra, la superficie della pavimentazione si è riempita di crepe e avvallamenti, il che mette a rischio l’incolumità dei pazienti, costretti a sopportare continui sobbalzi durante il loro trasferimento sulle barelle o sulle carrozzine da un padiglione all’ambulanza o a un mezzo privato. Soprattutto in fondo al vialetto principale è evidente la presenza di buche in cui entrano addirittura le ruote dei mezzi, figuriamoci condurre un disabile in carrozzina!

Del problema si sono fatti portavoce i consiglieri comunale Piero Valori della lista civica “Noi Città” e Mirco Pagnetti di “Insieme è meglio”, i quali spesso hanno ricevuto segnalazioni dai diretti interessati; segnalazioni che effettuate agli organi competenti, non sono state mai purtroppo prese in considerazione. 
Ma il problema del dissesto dei vialetti all’interno dell’ospedale non è l’unico che rende precaria la mobilità all’interno del Santa Croce, dove i veicoli che giungono dall’esterno parcheggiano in ogni luogo, creando non solo un sovraffollamento degli spazi a disposizione, ma coinvolge anche le ambulanze che spesso non trovano un posto dove sostare.

Non esistono infatti stalli riservati evidenziati con apposita segnaletica orizzontale.

Mancano i controlli

Una volta l’entrata nel recinto ospedaliero di auto private era rigorosamente controllata. L’autista era autorizzato ad entrare nel vialetto principale, condurre il paziente che aveva a bordo fino al padiglione indicato e doveva subito ripartire uscendo dalla viabilità interna dalla porta che dà su via Metauro. La sosta quindi era autorizzata per pochissimo tempo.

Ora purtroppo non è più così e gli stessi autisti delle ambulanze evidenziano difficoltà di parcheggio. Altro problema è la mancanza di una copertura aerea del luogo dove i pazienti che hanno avuto bisogno dell’intervento di una autoambulanza vengono fatti salire o scendere dal mezzo. Già questi, ovviamente, non stanno bene in salute, se poi vengono esposti al freddo o, in caso di maltempo, alla pioggia, le loro condizioni non possono che peggiorare. Spesso si parla di introdurre nuovo servizi e realizzare nuove strutture, ma si dimentica di curare l’esistente. 

La tutela dei malati

«Il nostro intervento – evidenziano Valori e Pagnetti – viene effettuato per dar voce esclusivamente ai malati, a tutti gli utenti dei servizi ospedalieri e ai loro familiari. Confidiamo che nel breve periodo vengano prese le necessarie decisioni per risolvere i problemi andando incontro soprattutto alle esigenze di chi non sta bene in salute e che all’ospedale dovrebbe ricevere un trattamento efficiente non solo dal punto di vista sanitario, ma anche da quello dell’accoglienza».

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