Pesaro, due denunce contro casa di riposo
L'assessore replica: "Nessuna anomalia"

Pesaro, due denunce contro casa di riposo L'assessore replica: "Nessuna anomalia"
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Domenica 23 Agosto 2015, 13:47 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 19:51
PESARO - ​Lamenta l'inadeguatezza dell'assistenza alla casa di riposo Santa Colomba sulla base della negativa esperienza della madre, malata di Alzheimer, che avrebbe subito un'ustione e in seguito un grave stato di disidratazione.

Il pesarese Luca Della Biancia e la moglie Paola Falcioni segnalano il caso della signora Frida, già oggetto di due denunce penali e di una vertenza con l'amministrazione comunale. “Mi madre - racconta Luca Della Biancia -, gravemente malata di Alzheimer e totalmente non autosufficiente, è stata ospite dal settembre 2009 al marzo 2015 presso la struttura protetta di Pesaro, Casa Roverella del Centro residenziale anziani Santa Colomba, gestita dal Comune di Pesaro fino al 30 giugno 2011 e poi data in concessione per 30 anni ad un Consorzio".



In una relazione Della Biancia racconta: "Nel febbraio 2013 mia madre ha subito una profonda ustione di secondo grado per essere stata lavata: il piede sinistro era "carne viva", completamente senza pelle fino alla caviglia. In seguito a questo traumatico evento ho presentato in Procura un esposto di 40 pagine relativo alle ustioni e ad altre problematiche, per le quali pendono ancora indagini avendo il Gip Lorena Mussoni respinto le richieste di archiviazione del Pm”. Nel frattempo Della Biancia si è rivolto al Nas di Ancona e ai responsabili dei servizi sociali della Regione Marche, Santarelli, Mazzaferri, Mannucci.



“Ci siamo attivati poi con i responsabili della struttura, sia per l'ustione che per altri importanti problemi, tra cui l'insorgenza di gravi lesioni da decubito, per cui è stata presentata una seconda denuncia - dichiara Luca Della Biancia -, ma il Consorzio si è sempre rifiutato di rispondere e da un anno ci nega la consegna di documentazione personale, nonostante reclami scritti e diffida legale".



Un altro problema acuto si è registrato nel marzo 2015. "Allora mia madre - continua Luca Della Biancia - è stata portata in pronto soccorso in emergenza riscontrando proprio le maggiori problematiche che noi parenti avevamo sempre segnalato, era talmente disidratata che il medico intervenuto l'ha definita "asciutta come il deserto" "rinsecchita"”. Da allora la signora è stata trasferita dai familiari in una casa di riposo a Fossombrone.



Dopo l'episodio delle ustioni, segnalato tramite raccomandata al sindaco, al coordinatore d'Ambito e al direttore di distretto Asur, Della Biancia racconta di aver parlato con l'ex sindaco Ceriscioli e gli altri responsabili amministrativi di Comune e Ambito sociale. “Poi ci abbiamo provato con la nuova amministrazione - continua -, consegnando nell'ottobre 2014 una dettagliata documentazione in cui si spiegavano tutte le problematiche gestionali riscontrate in struttura, indirizzata a sindaco e assessori alle politiche sociali e alla salute". All'Ambito territoriale sociale 1 non è stata ripetutamente accolta per due volte richiesta di accesso agli atti.



“Nessuno si è degnato di risponderci - protesta Luca Della Biancia - nonostante la legge lo imponga e io queste risposte le pretendo. Come cittadino mi sono sentito completamente abbandonato dalle istituzioni. Non tocca a me stabilire se vi siano responsabilità da parte di chi era stato messo al corrente della situazione: saranno le autorità competenti a farlo, spero presto, perché ogni giorno passato nell'indifferenza è un giorno in più di disagi e sofferenze per persone fragili e malate come mia madre”.



Luca Della Biancia invita chi avesse riscontrato problemi simili a quelli di sua madre a contattarlo al numero 388.95.45.626.



Dal canto suo l'amministrazione comunale, attraverso l'assessore Sara Mengucci, afferma che "la vicenda della famiglia Della Biancia Falcioni, è stata subito presa in carico dall'assessorato e dall'Ambito sociale, con verifiche e sopralluogo alla struttura di Santa Colomba. La vicenda è delicata e complessa. Personalmente ho ereditato il caso da chi mi ha preceduta. In questo anno di mandato mi sono recata almeno in sette occasioni nella struttura per verificare da vicino le situazioni, ne abbiamo parlato con il personale e c'è stata anche la visita dei componenti della commissione consiliare ma a oggi non sono state rilevate anomalie nella gestione interna".
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