Sant’Angelo in Vado in vetrina, mostra del tartufo bianco pregiato e motoraduno

Il motoraduno di Sant'Angelo in Vado dello scorso anno
Il motoraduno di Sant'Angelo in Vado dello scorso anno
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Venerdì 18 Ottobre 2019, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 16:33
SANT'ANGELO IN VADO - Conto alla rovescia. Da 41 anni è un punto fermo della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche di Sant’Angelo in Vado. Da 24 ha assunto i crismi dell’internazionalità e le oltre 3.000 presenze annunciate lasciano presagire ad un fine settimana speciale.

L’antica Tifernum Mataurense dopo l’ottimo debutto della scorsa settimana, scalda i motori in vista del secondo week end, quello del motoraduno, tappa fissa per gli amanti delle due ruote complici i fantastici tornanti e i panorami mozzafiato che regala l’alta valle del Metauro.

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L’evento vivrà come di consueto di tanti momenti emozionanti che hanno fatto registrare (come sempre) il sold out nelle strutture ricettive del posto: alberghi, bed&breakfast, agriturismi sono già pieni da diversi mesi e poco importa se per domenica il meteo ha previsto qualche goccia di pioggia. I più temerari e appassionati sono a Sant’Angelo in Vado già da diversi giorni: i primi ad arrivare sono stati 4 signori austriaci, in città già da lunedì, seguiti il giorno seguente da un gruppo di tedeschi.

Le iscrizioni al Motoraduno apriranno ufficialmente in Via Baden Pawell venerdì pomeriggio ma è nella mattinata di sabato che si attende il picco di centauri che, stando al trend delle ultime edizioni, dovrebbero superare le 3.000 unità tra piloti e “zavorrine”, ovvero i passeggeri della monoposto.

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Ricchissimo il menù di questa edizione, con motogiri presso le Cantine Terracruda, una sontuosa tappa fatta di gusto e passione per l’enologia marchigiana, un giro turistico verso la blasonata azienda del Gruppo Andreani tra Colombarone e Gradara, vero punto di riferimento per le sospensioni motociclistiche (Ohlins fra tutte) a livello mondiale ed una sfilata conclusiva verso la congiunzione tra i torrenti Meta ed Auro.
In mezzo ai motogiri, tanto divertimento e numerose sorprese, come nella centralissima Piazza delle Erbe, dedicata agli appassionati di motori, o le storiche Cantine del Motoclub, che come ogni anno elargiranno musica, bontà del territorio, musica dal vivo e divertimento per i bikers che prenderanno d’assalto Sant’Angelo in Vado.
Un’edizione questa, dedicata ad uno dei fondatori del motoraduno, Italo Collesi, volto e anima del Motoclub, che ci ha lasciato a maggio. Non sarà comunque un’edizione “nostalgica” bensì un “MotoTartufo” dettato dalla consapevolezza di aver avuto, al proprio fianco, un personaggio unico, irripetibile, la cui eredità prosegue nel tempo, forte di una passione, di una fedeltà da parte dei partecipanti che da tempo ha travalicato i confini nazionali.
Già da tempo hanno confermato la loro presenza, noncuranti delle condizioni climatiche, centauri da Germania, Finlandia, Francia, Belgio ed Austria, oltre che da una moltitudine di mototuristi da ogni regione italiana in particolar modo Sardegna, Piemonte e Lombardia.

Come sempre ci sarà spazio per la festa, con cene e concerto presso la tensostruttura della zona vivaistica vadese, capace di contenere turni pasto da oltre ottocento persone il venerdì e sabato sera. Non mancherà lo spettacolo alla zona iscrizioni, con musica, stand accoglienza con spuntini e brindisi offerti dal motoclub ed un carro itinerante vestito coi panni della tradizione contadina locale chiamato “Cantina d’la Miseria” che tra fisarmonica, torta brusca e buon vino percorrerà le vie e le piazze vadesi, come di consueto prese d’assalto dalle migliaia di motociclette previste per l’evento.

A fianco del rumore delle moto ci sarà quello della musica con un doppio appuntamento previsto per la giornata di sabato: alle 21.30 il palco eventi di Piazza Umberto I sarà invaso dall’energia dei Ganja Style mentre alle 22 sarà Andrea Bartoccini from Mamamia ad animare Piazza Pio XII, proprio di fianco al Cubo sensoriale, la grande novità di quest’anno ideata da Arte al Cubo Tifernum Mataurense. Tra moto, cantine e musica, guai a dimenticarsi del vero protagonista della mostra, il tartufo, con gli stand pronti ad accogliere i visitatori dalle 15.

 
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