San Bartolo, spenti due incendi. Visti dei ragazzi scappare, scattano le denunce

San Bartolo, spenti due incendi. Visti dei ragazzi scappare, scattano le denunce
San Bartolo, spenti due incendi. Visti dei ragazzi scappare, scattano le denunce
di Elisabetta Marsigli
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Mercoledì 29 Giugno 2022, 06:40

PESARO Accedono fuochi e falò ai piedi del San Bartolo, in una zona protetta e ad alto rischio, soprattutto dopo il devastante incendio dell’agosto 2017.

  

Due le segnalazioni nell’arco di poche ore, una prima della mezzanotte tra lunedì e martedì, la seconda all’alba di ieri. Hanno anche visto scappare dei ragazzi e ci sono già denunce a carico di ignoti da parte dei carabinieri forestali e dei vigili del fuoco intervenuti per scongiurare il peggio. Ma anche le termotelecamere che hanno intercetto il fumo hanno evitato il propagarsi delle fiamme non lontano dal Lido Pavarotti, poco dopo la caletta delle tartarughe. «Sono all’ordine del giorno i falò in quel tratto di spiaggia purtroppo, - spiega Michele Belfiore, responsabile dei volontari della Fondazione Cetacea che presidiano la caletta - io me ne sono accorto da casa e ho avvisato i vigili del fuoco e l’assessore all’Ambiente Heidi Morotti. Erano le 23,30 e all’arrivo dei vigili i ragazzi trovati sul posto hanno poi spento il falò».

La sensibilizzazione


Belfiore sottolinea come le  persone «non si rendono conto di quanto sia pericoloso accendere un fuoco o un barbecue, convinti di saperlo “controllare”».

Ma la notte è stata inquieta perché alle 4,30 ne è stato acceso un altro, questa volta oltre la caletta (in un tratto dove c’è anche il divieto di accesso), «scoperto per caso, circa mezz’ora dopo, da uno dei volontari che andava a fare le foto all’alba. - prosegue - Questo secondo falò era più pericoloso ed è stato intercettato anche dalle termotelecamere. Anche i nostri volontari sono intervenuti buttando secchi d’acqua». Poi sono arrivati i vigili del fuoco che hanno messo tutto in sicurezza. Sono stati visti allontanarsi dei ragazzi e questo ha fatto scattare la denuncia contro ignoti. Secondo il presidente dell’Ente Parco Stefano Mariani «c’è bisogno di una campagna di forte sensibilizzazione. Il San Bartolo è una zona delicatissima e invitiamo tutti a rispettare le regole, ma anche a segnalare e intervenire in caso di pericolo. Il senso civico della nostra città va risvegliato. Abbiamo le termotelecamere e ne installeremo anche una a Gabicce, ma mancano i presidi delle spiagge, a Fiorenzuola, Casteldimezzo e Vallugola. Manca purtroppo un piano spiaggia che regoli gli accessi e stabilisca delle norme: non tutti possono andare ad occupare un luogo che può ospitare solo poche persone e credo che su questo occorrerebbe riflettere per realizzare un regolamento ad hoc.

La notte è un problema

La notte poi è sempre un problema: con questa siccità siamo davvero preoccupati. Il Parco San Bartolo è una ricchezza da tutelare e contiamo si realizzi presto un tavolo tecnico per organizzare presidi che tutelino gli accessi così come la pulizia, stimolando una sana educazione ambientale». Anche l’assessore all’Ambiente Heidi Morotti conferma che la sorveglianza è attiva, ma forse occorrerebbe più educazione ambientale: «Ringrazio la tempestività dell’intervento dei volontari della Fondazione e dei vigili del fuoco, ma è davvero necessaria una campagna di sensibilizzazione, studiando quale tipo di messaggi siano più efficaci e come veicolarli. Vorrei fosse chiaro che c’è il divieto di accendere qualsiasi tipo di fuoco. Io credo che quanto avvenuto sia frutto di una irresponsabilità di fondo più che di dolo. È gente che sottovaluta il pericolo, ma ricordo che è un reato ed è perseguibile per legge».
 

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