Pesaro, ritrova la nipote del soldato canadese morto combattendo sulla Linea Gotica

Pesaro, ritrova la nipote del soldato canadese morto combattendo sulla Linea Gotica. Nella foto il canadese Robert Alexander Johnston
Pesaro, ritrova la nipote del soldato canadese morto combattendo sulla Linea Gotica. Nella foto il canadese Robert Alexander Johnston
di Miléna Bonaparte
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Giovedì 4 Maggio 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 11:27

VALLEFOGLIA Non solo il geranio rosso e il tricolore depositati in una delle 582 tombe del candido cimitero di guerra a Montecchio, ma anche un grazie immenso pieno di riconoscenza detto al telefono alla nipote del militare rintracciata in un paesino sperduto del Canada.


L’iniziativa “Soldato guida”

Marco Danieli, 34 anni, leccese di Soleto che da un anno e mezzo si è trasferito con la moglie a Vallefoglia, proprio a duecento metri dal war cemetery ai piedi della grande Croce, ha preso parte all’iniziativa del ”Soldato guida” durante le celebrazioni del 25 Aprile, ideata dall’associazione locale dei combattenti e reduci, l’Ancr di Montelabbate. Una sorta di simbolica ”adozione” dei caduti alleati britannici e canadesi che ha coinvolto i numerosi intervenuti, ai quali è stata distribuita una locandina con l’identikit del militare insieme alla bandierina commemorativa per rendere personalmente onore alla lapide con un fiore e una preghiera. La sepoltura ha un nome, ma è senza famigliari e veniva istituita dall’esercito del Commonwealth per i marinai e gli aviatori caduti durante la seconda guerra mondiale. A Marco Danieli è toccato il canadese Robert Alexander Johnston, morto a 26 anni nella storica notte tra il 30 e il 31 agosto 1944, mentre era impegnato a Montelabbate nello sfondamento della linea Gotica a ”Quota 111”. 

Social e inglese

Con l’aiuto dei social e dell’ottimo inglese, il residente di Montecchio ha fatto di più in occasione della 78ª Festa della Liberazione dal nazifascismo. Una volta tornato a casa il giovane, laureato all’università del Salento, ha acceso il computer, è entrato nel gruppo Facebook dei soldati canadesi deceduti combattendo in Italia e ha postato la fotografia della tomba del suo ”soldato guida” alla ricerca dei parenti ancora in vita, per esprimere loro riconoscenza del sacrificio in nome della nostra libertà.

Di lì a poco l’amministratore della pagina web gli ha risposto condividendo il foglio matricolare del soldato, cioè il documento con le informazioni anagrafiche che viene rilasciato per l’arruolamento. Robert Alexander Johnston, sottufficiale di fanteria nel Royal canadian regiment, era nato a Ponteix, un paesino della provincia di Saskatchewan, il 27 dicembre 1917, aveva una moglie e faceva il bracciante agricolo. Ma le ricerche online di Marco Danieli sono proseguite arrivando, attraverso i gruppi social di Ponteix, alla nipote del soldato canadese, la signora Patsy Entem, e al suo numero di cellulare. 

Il ringraziamento

«Lei ha subito pensato che fossi un lontano parente - racconta Marco Danieli -, le ho parlato della nostra manifestazione per il 25 Aprile, ringraziandola del gesto eroico di suo zio. È stata contentissima per aver depositato un fiore sulla tomba del cimitero di Montecchio, dove lei difficilmente potrà fargli visita. Dopo la telefonata mi ha inviato la fotografia di questo eroico ragazzo morto per la nostra patria. La nipote mi ha raccontato che Robert Alexander aveva sei fratelli, tutti partiti a combattere la Grande guerra nel Regno Unito e poi rientrati in Canada, tranne lui, caduto da coraggioso alleato nella postazione italiana a Quota 111, una ”breccia” tanto drammatica quanto gloriosa». 
 

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