Pesaro, spuntano 60 ristoranti in spiaggia
Rivolta di Confcommercio e Confesercenti

Pesaro, spuntano 60 ristoranti in spiaggia Rivolta di Confcommercio e Confesercenti
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Mercoledì 19 Agosto 2015, 19:48 - Ultimo aggiornamento: 20:01
PESARO - Contro la previsione di 60 nuove licenze per la ristorazione sul litorale, a seguito delle modifiche del nuovo piano spiaggia, si solleva la protesta dei ritostorati.

Non ci stanno Confcommercio, Confesercenti e i ristoratori che si dicono indignati e contrari. Perplessità e interrogativi, in attesa che l'amministrazione comunale convochi le due associazioni, sono emersi oggi nell'assemblea dei ristoratori convocata nel palazzo comunale.



A prendere la parola, i direttori Confcommercio e Confesercenti, Amerigo Varotti e Roberto Borgiani, il segretario Confcommercio Davide Ippaso e il presidente dell'Associazione ristoratori Mario Di Remigio. Se le accuse rivolte all'amministrazione sono quelle già note, a preoccupare è l'eccessivo numero di licenze che potrebbero essere concesse anche lungo le spiagge libere.



Amerigo Varotti è chiaro: "Chiediamo di rivedere alcuni aspetti del piano: l'amministrazione comunale dovrebbe obbligare i bagnini a non affittare poi lo spazio adibito a ristorante che viene concesso. Se si parla di liberalizzazione questa dovrebbe essere diversificata da zona a zona secondo servizi e esigenze, il tutto dovrà scaturire dal tavolo di confronto con associazioni, ristoratori e gestori degli stabilimenti. Qualora venga autorizzata la ristorazione in spiaggia, la chiusura deve coincidere con quella dello stabilimento, dopo le 20 nessuna somministrazione".



Davide Ippaso ha parlato di un piano spiaggia non omogeneo. "Le esigenze di Baia Flaminia, viale Trieste e Sottomonte sono diverse. Per gli stabilimenti dalla Palla di Pomodoro all'inizio della ciclabile di Fosso Sejore, le decisioni sulla possibilità o meno di ristorazione estesa a tutti andrebbero prese con le associazioni mentre a Sottomonte, c'è sì bisogno di qualche servizio in più ma lungo l'arenile va fatta una verifica oculata e diversificata per tipologia di clienti con un occhio alla viabilità. Si pensa ai ristoranti ma poi non ci sono i parcheggi e si consente una sosta spesso selvaggia".



Le associazioni chiederanno in questi giorni di essere convocate entro la prima decade di settembre, prima che il piano spiaggia con i suoi aumenti di carico urbanistico, venga approvato in Consiglio comunale. "Sia sul piano spiaggia che sul piano regolatore light, non lasciamo nulla di intentato - spiega Borgiani della Confesercenti - anzi saremo pronti con osservazioni, ricorsi e altre forme di protesta se non si apportano dei correttivi".
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