FERMIGNANO - Alla quindicesima giornata del campionato di promozione, girone A, Fermignano e Barbara, pressoché appaiate al centro classifica, si sono viste rinviato il loro scontro calcistico a causa della caldaia degli spogliatoi che non ne ha voluto proprio sapere di partire.
Una situazione bizzarra
Una situazione davvero inconsueta e bizzarra ma vista la comunicazione del sindaco di Fermignano, riguardo la rottura dell’impianto di produzione dell’acqua calda, sentite le due società, il comitato regionale ha deciso di rinviare la gara a data da destinarsi.
«Una condizione davvero particolare – ha rimarcato il presidente Cleri dell’Us Fermignanese – Siamo ospitali e non volevamo che i giocatori del Barbara venissero a trovarsi senza acqua calda pr le docce dopo aver corso per più di 90 minuti. Conoscevamo il problema da giorni e abbiamo fatto presente al Comune il disagio. Il sindaco stesso ha firmato un atto con cui la Federazione regionale ha rimandato la gara a data da destinarsi. Una cosa è sotto gli occhi di tutti: gli spogliatori sono vetusti così come gli impianti. Occorrerebbe metterci risorse e accordare alle società che usufruiscono degli impianti sportivi strutture ottimali di nuova generazione che si autoalimentano senza pesare sulla collettività. Il Comune conosce il problema e speriamo che riesca a trovare soluzioni idonee».
L'impegno di Feduzi
Da parte sua il sindaco Emanuele Feduzi si è limitato a dire che «purtroppo i tecnici non sono riusciti a sistemare la caldaia in tempi ristretti, erano impegnati altrove. Per questo in comune accordo con l’Us Fermignanese si è preferito informare il comitato regionale per un rinvio della partita. Crediamo che si sia tenuto un comportamento del tutto corretto nei confronti di tutti. Per il resto siamo consapevoli di quel che c’è da fare e non ci tiriamo indietro».
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