Aguzzi in minoranza, agguato politico sull’affaire Titano. Bocciata in commissione la delibera sull’aumento dei rifiuti da San Marino

La discarica di Monteschiantello di Fano
La discarica di Monteschiantello di Fano
di Gianluca Murgia
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Mercoledì 8 Dicembre 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 09:00

PESARO - Affaire rifiuti, agguato ad Aguzzi? Il sospetto è strisciante. L’assessore regionale è andato sott’acqua in commissione ma la notizia vera è che a fargli lo sgambetto siano stati due suoi compagni di squadra. «La mia è stata una astensione nel merito, non ci sono altre chiavi di lettura» chiarisce subito il leghista fanese Serfilippi.

Gli fa eco anche il civico apecchiese Giacomo Rossi: «No, non c’è nessun nesso - rimarca convinto - Stefano Aguzzi è un assessore della maggioranza di cui faccio parte, un assessore che rispetto e con cui collaboro ma ciò non vuol dire che noi consiglieri siamo robot costretti sempre e solo ad essere favore su tutto». 
 
Questione di feeling
La questione di feeling, però, resta.

E all’apparenza è sempre più sfilacciato con il resto della maggioranza regionale. L’ultimo strappo: l’accordo borderline di palazzo, condotto da Aguzzi con dem e 5 Stelle, relativo all’accordo per la presidenza della Provincia di Pesaro e Urbino, risultato indigesto ai partiti alleati di maggioranza in Regione: Lega e Fratelli d’Italia.

Ecco perché la rumorosa bocciatura della sua delibera sui rifiuti da San Marino, avvenuta in commissione lo scorso giovedì, per molti osservatori è da leggere come una conseguenza vestita da avvertimento. Il Pd, intanto, sorride: aspettava al varco la richiesta di far arrivare 2.400 tonnellate di rifiuti speciali in più, tutte condensate nel mese di dicembre, da San Marino alla discarica tavulliese di Ca’ Asprete.

«Il tempismo parla - osserva la consigliera Micaela Vitri, relatrice di minoranza in commissione -. Anche se più che su questo caso, è sulla questione biodigestore che la situazione appare chiara: fino ad ora nessuno dei suoi alleati aveva detto nulla, saltando anche vari incontri pubblici».

Tradotto: ora la spaccatura, con la mozione di Baiocchi sul biodigestore (di Fano e Talacchio), potrebbe sembrare matura. Un passo indietro: fatali, nella commissione, il voto contrario del civico Giacomo Rossi (sommato a quelli, annunciati, di Vitri, Casini e Santarelli) e l’astensione del leghista Luca Serfilippi, che con Aguzzi ha condiviso peraltro diversi anni nella giunta comunale fanese prendendone, per ultimo, il posto come consigliere quando l’attuale assessore regionale è diventato primo sindaco di Colli al Metauro. La situazione si delineerà meglio quando si arriverà al voto in consiglio (non ancora calendarizzato).

«Sulla questione è mancata una dovuta discussione di maggioranza - sottolinea Rossi - così come manca ancora una discussione generale sulla gestione rifiuti che presto però, sarà fatta come garantito da Aguzzi. Non vedo perché dobbiamo aumentare la quota rifiuti che già garantiamo a San Marino: possono essere per esempio conferiti nella vicina Emilia Romagna. Io sono il primo a dire di avere rapporti di buon vicinato con San Marino ma bisogna discuterne». 

Le informazioni mancanti
Serfilippi, ex assessore all’Ambiente di Fano, ribadisce: «Volevo più informazioni sulla delibera, perché in linea di principio sono per non portare qui rifiuti da fuori regione. Ho chiesto al presidente di rinviare il punto. Non c’è nulla di scandaloso al contrario di quello che dice il Pd ma bisogna capire quale politica dobbiamo e vogliamo portare avanti sui rifiuti nel 2023. Se avrò maggiori delucidazioni non avrò problemi a dire sì».

Micaela Vitri, che aveva sollevato il caso lo scorso 27 novembre, non ci sta: «La mia richiesta ha messo in difficoltà sia Rossi che Serfilippi. Qui è una questione di principio su come agisce la maggioranza di destra: dice una cosa e poi ne fa un’altra- In consiglio, un mese fa, siamo stati bloccati mezza giornata su una presunta richiesta di un privato di San Marino per realizzare una discarica nell’Alto Montefeltro. Erano contrari. Poi, ci vediamo arrivare la delibera di giunta firmata da Acquaroli, del 18 ottobre scorso, per un aumento di rifiuti della Cartiera Ciacci di San Marino per Tavullia. E Marche Multiservizi, in tutto questo, fa solo il proprio lavoro: non ha colpe, questo è un accordo politico». 

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