Piano rifiuti, si apre uno spiraglio tra Ata e Regione. Aguzzi offre flessibilità sul conferimento degli scarti produttivi

Piano rifiuti, si apre uno spiraglio tra Ata e Regione. Aguzzi offre flessibilità sul conferimento degli scarti produttivi. Nella foto la discarica di Ca' Asprete di Tavullia
Piano rifiuti, si apre uno spiraglio tra Ata e Regione. Aguzzi offre flessibilità sul conferimento degli scarti produttivi. Nella foto la discarica di Ca' Asprete di Tavullia
di Lorenzo Furlani
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Sabato 11 Febbraio 2023, 14:56

PESARO - Si è aperto uno spiraglio nella contrapposizione tra Regione Marche e Assemblea territoriale d’ambito sulla gestione delle discariche della provincia di Pesaro Urbino, dopo l’esito negativo della verifica di conformità del piano provinciale dei rifiuti alla pianificazione regionale e la convocazione 8 giorni fa dell’assemblea dei sindaci chiamata a votare un ricorso al Tar contro il provvedimento della Regione. Sarà un incontro tecnico da programmare la prossima settimana l’occasione estrema per verificare la possibilità di un’intesa istituzionale.

Il tentativo di mediazione

Era stata la serie di perplessità, dubbi e contrarietà sul prospettato ricorso al Tar espressa da diversi sindaci a indurre il vertice dell’Ata ad accogliere la richiesta di un chiarimento con la Regione, che ha preso la forma del confronto svolto ieri pomeriggio all’hotel Baia Flaminia di fronte ai primi cittadini della provincia. All’incontro-dibattito, a cui è stato escluso il pubblico (non sono stati ammessi in particolare alcuni comitati cittadini attivi nei territori sulla vigilanza ambientale), hanno preso parte il presidente Paolini e il direttore Ranocchi dell’Ata, l’assessore all’ambiente Aguzzi e il dirigente dell’ufficio rifiuti Sbriscia della Regione, l’amministratore delegato di Marche Multiservizi Tiviroli e il presidente di Aset Reginelli.

L'interpretazione delle norme

Sulla base dell’interpretazione flessibile di alcune norme del piano marchigiano dei rifiuti del 2015 offerta dalla Regione, il presidente dell’Ata e l’assessore Aguzzi hanno concordato di fissare lunedì un incontro tecnico per valutare una proposta di piano provinciale dei rifiuti sostenibile, ovvero compatibile con le linee della programmazione regionale.

Il conferimento degli speciali

La materia del contendere è il consistente conferimento di rifiuti speciali non pericolosi, derivati dalle attività produttive, nelle discariche di Tavullia e Fano (quella di Urbino è stata già saturata nel 2022) che ne riducono rapidamente le capacità di abbancamento.

L’assessore regionale all’ambiente ha riconosciuto la legittimità dell’attività svolta dai gestori delle discariche nel rispetto delle autorizzazioni rilasciate (i rifiuti speciali rientrano nell’attività a libero mercato) ma d’altro canto ha rivendicato la necessità di una programmazione coerente che salvaguardi le esigenze di smaltimento dei rifiuti urbani, limitando il consumo di suolo per l’allargamento di una discarica (che sarebbe quella di Monteschiantello di Fano).

Il limite del 50% degli urbani

Il piano regionale prevede per i rifiuti speciali il limite del 50% degli urbani e la provenienza regionale. E’ stato chiesto il rientro in questo limite in un arco di tempo favorendo le esigenze delle imprese marchigiane ed escludendo dalla percentuale gli scarti di lavorazione dei rifiuti urbani differenziati, classificati appunto come speciali. A Ca’ Asprete di Tavullia dal 2015 al 2021 questi sovvalli hanno costituito il 23% dei rifiuti produttivi conferiti.

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