Benedetta, quell’ultimo video felice
la risata prima del buio: amava il volley

Benedetta, quell’ultimo video felice la risata prima del buio: amava il volley
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Domenica 9 Dicembre 2018, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 10:08
FANO - Benedetta balla e ride nella pista della discoteca: c’è tutta l’energia dell’adolescenza nelle mani che si alzano al cielo e in quelle immagini traballanti di un video girato con lo smartphone. Poco dopo la sua breve storia sulla terra si sarebbe conclusa nel terrore e nel buio, in un inferno delimitato da una balaustra che cede in una periferia desolata che si è portata via sei esistenze agli albori. Poche ore dopo davanti al bar dei suoi genitori c’è un capannello di amici e clienti. Piangono tutti. L’hanno vista crescere Benedetta da quando era alta così (fanno un cenno con il palmo della mano rivolto a terra per dire che era piccolissima). Prima una bambina adorabile poi una quindicenne solare e gentile. Non si aggirerà più nel locale di papà Corrado, il Beach Bar in viale Cairoli al Lido, ieri chiuso per lutto.

 

«Queste cose accadono solo in Italia» dice agghiacciato. E poi il silenzio. Benedetta Vitali è morta a Corinaldo nella notte fra ieri e venerdì scorso, nella terrificante calca appena fuori dalla discoteca Lanterna Azzurra. La ragazza era lì, come tanti altri coetanei, per assistere al concerto di Sfera Ebbasta, un trapper molto in voga tra i giovanissimi. Con lei la sua amica Giulia che ha subito seri traumi da schiacciamento e adesso è ricoverata a Torrette di Ancona: è in coma farmacologico È una sua coetanea. Stessa passione per il re della trap music Sfera Ebbasta, stesso interesse nel tempo libero: entrambe giocatrici di pallavolo nella Virtus Volley. Stessa anche la scuola, il liceo Nolfi. La ragazza ricoverata a Torrette frequenta la seconda A di Scienze umane, Benedetta era invece nella seconda B del Linguistico. Viveva in via di Villa Giulia, nel quartiere di Gimarra, insieme con il padre Corrado, la madre Cinzia e il fratello Francesco, calciatore 19enne della Vis Pesaro, quest’anno a fare esperienza in Eccellenza.

«Una ragazzina bellissima, solare, estroversa. Qui siamo tutti provati. Quando abbiamo saputo della tragedia, siamo crollati nello sconforto più cupo», diceva ieri la gente di Gimarra. La famiglia Vitali è molto conosciuta sia nel quartiere sia in città. Anche lo zio Leonardo è titolare del Pino Bar, uno tra gli esercizi più frequentati in centro storico. Come tanti altri suoi coetanei, Benedetta aspettava con ansia il concerto a Corinaldo. Chi si era organizzato con i genitori, chi aveva affittato un pullman e chi, come Benedetta, aveva preso una navetta. «I ragazzi ne parlavano di continuo – affermava il vice preside Luciano Marcantoni – Erano euforici, per loro una novità o un motivo per ritrovarsi insieme fuori dalla scuola e trascorrere una serata che sarebbe dovuta essere spensierata. Siamo attoniti per quel che è successo, nei prossimi giorni valuteremo ciò che potrà fare la scuola. Si pensi solo a come possano sentirsi i compagni di classe. Non sono un insegnante di Benedetta, ma so che era una ragazza positiva, studiosa e corretta». «Nella tragedia di Corinaldo – era scritto ieri sul sito della Virtus – abbiamo perso una nostra giovanissima atleta. Un’altra versa in gravi condizioni. Preghiamo e stringiamoci tutti».
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