Per l’inizio della prossima settimana l’assessore regionale Stefano Aguzzi attende il report dei conteggi dai territori dove i danni riportati dai privati a case e imprese si sommano a quelli subiti dagli enti pubblici. E una cifra aleggia su tutte: i 10 milioni e rotti di euro che il presidente della Provincia Giuseppe Paolini ventila per sistemare le strade provinciali franate, sbriciolate, cancellate. Ed è un calcolo approssimativo ritenuto molto al di sotto dell’importo reale. «Ho compiuto personalmente molti sopralluoghi a Pesaro - spiega Ricci - non credo di esagerare se mi spingo ad affermare che in tutta la provincia abbiamo avuto centinaia di milioni di danni, al patrimonio privato e a quello pubblico. Questa volta abbiamo bisogno di aiuto».
Il Dl Alluvioni
Che, commentando il Dl Alluvioni licenziato ieri per l’Emilia Romagna, prosegue: «La dichiarazione dello stato d’emergenza e i provvedimenti conseguenti per le Marche, sono ancora in istruttoria. Domani (oggi per chi legge ndr) i tecnici della Protezione civile nazionale arriveranno per la verifica dei danni con la Regione Marche, che indicherà i Comuni colpiti. Se la procedura si concluderà velocemente c’è l’impegno del presidente Giorgia Meloni, che ringrazio, di portare il provvedimento in Consiglio dei ministri già questo giovedì. Attendiamo fiduciosi», ha concluso. Lo affianca nell’appello il presidente della Provincia: «Restiamo ancora in attesa di capire quante risorse effettive arriveranno nel territorio - commenta Giuseppe Paolini - Teniamo conto che la situazione è in continua evoluzione: le ultime stime di danni, solo nelle strade provinciali, si aggirano intorno ai dieci milioni.
Servono infrastrutture
«Servono opere infrastrutturali – sottolinea ancora Paolini -. Non possiamo agire sempre in emergenza: lavorando così si spende anche di più. Abbiamo bisogno di investimenti maggiori su ponti, condotte idriche, viabilità per evitare di ritrovarci di nuovo punto da capo alla prossima occasione. E’ fondamentale che vengano adottati regolamenti di polizia rurale per la regimentazione delle acque. Spesso il sistema idrico non regge e i fiumi in piena nei campi fanno danni enormi», conclude il presidente della Provincia che con il dirigente del Servizio Viabilità Mario Primavera tiene a ringraziare con una lettera il prefetto di Pesaro Urbino Emanuela Saveria Greco «per l’impegno, il senso civico, la profonda vicinanza ai cittadini e la sensibilità dimostrati nell’attività di coordinamento».
Cinque strade ancora chiuse
Sono cinque le strade provinciali ancora chiuse (sp 81 San Paterniano, sp 98 Furlo Monte, sp 68 Monteguiduccio, sp 128 Montegrimano, sp 70 Piandicastello), mentre le altre 55 arterie danneggiate dal maltempo rimangono transitabili a senso unico alternato. Anche il sindaco Domenico Pascuzzi è impegnato in un bilancio dei danni a Gabicce, separato dalla Romagna dal Tavollo: «Al momento - spiega - avremo circa un milione di danni solo per la parte pubblica, ma quella privata è ancora tutta da stimare, per ora abbiamo avuto 15 segnalazioni». Al di là degli allagamenti, la parte più complessa viene dalle frane. Il riferimento sono agli smottamenti sopra il porto turistico di Vallugola dove comincia la parte nord del San Bartolo. Persa meta spiaggia sia sul lato Pesaro che lato Gabicce. Altri noti locali sono impegnati nel ripristino come il ristorante “Il Falco” che riaprirà sabato.
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