L'ex direttore del Pronto soccorso scaricato: «Ha pesato lo sfogo contro i no vax, ora sono libero da vincoli»

L'ex direttore facente funzioni del pronto soccorso di Marche Nord, Umberto Gnudi
L'ex direttore facente funzioni del pronto soccorso di Marche Nord, Umberto Gnudi
di Lorenzo Furlani
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Mercoledì 16 Febbraio 2022, 02:40

PESARO - «Ma non ti rendi conto di quant’è bello? Che non ti porti il peso del mondo sulle spalle, che sei soltanto un filo d’erba in un prato? Non ti senti più leggero?». Il dottor Umberto Gnudi ha reagito così, citando ieri pomeriggio in un post di Facebook Zerocalcare, per la serie di cartoni animati su Netflix da lui scritta, disegnata e diretta, alla notizia che la direzione di Marche Nord non gli ha confermato la fiducia come direttore facente funzioni del Pronto soccorso, in attesa che si svolga il concorso per il nuovo primario, al quale ovviamente Gnudi potrà partecipare con il credito di aver svolto quel ruolo per quasi due anni nella tempesta della pandemia (ricevendo ieri il ringraziamento del direttore sanitario per aver gestito il reparto di frontiera di Marche Nord «in accordo con le linee di indirizzo del piano pandemico aziendale»).

Il senso di sollievo
È il senso di sollievo di uscire un po’ dalla trincea, recuperando gli spazi per la vita privata e le relazioni familiari, dopo un’esperienza che ha avuto il clou dello sforzo umano e professionale proprio all’epoca della nomina, quando la direzione aziendale lo giudicò il medico più adatto a guidare il Pronto soccorso investito dallo tsunami del Covid-19, perché aveva la fiducia dei colleghi ed era il primo a non risparmiarsi sul lavoro e a dare così l’esempio agli altri. Gnudi ricorda che nel marzo del 2020 lavorò 350 ore (una media superiore a 11 ore al giorno) e per 52 giorni non fruì di riposo. Ma sotto questa (sottile) patina di serenità lo stato d’animo del medico è in tumulto.

L'incarico svolto per spirito di servizio
«Due anni fa accettai la nomina della direzione con spirito di servizio - ricorda Umberto Gnudi -, perché in quel momento probabilmente ero l’unico che potesse farlo, considerando il disastro che c’era su Pesaro e il credito che avevo presso i colleghi di Pesaro. In quel momento ho sentito la responsabilità di dover svolgere io quel ruolo perché non c’era nessun altro».

«Non ho avuto dei vantaggi a ricoprire questa funzione - precisa -.

Tutt’altro. Non prendevo lo stipendio di un direttore, l’integrazione economica era di 20 euro al giorno. Ho fatto una vita da cani in questi due anni, non ho mai spento il telefono e ho cercato sempre di fare il mio lavoro al meglio».

«Credono che non abbia lavorato bene»
«Ora l’azienda Marche Nord punta sul suo collega responsabile del Pronto soccorso di Fano. «Prendo atto - puntualizza l’ex direttore - che la direzione evidentemente non considera che questo lavoro sia stato fatto in maniera corretta, perché non mi ha confermato. È un suo diritto. Non voglio fare assolutamente polemica».

Il futuro ora per Gnudi non è chiaro. «A questo punto con calma - precisa - penserò a cosa fare, ma ovviamente mi sento libero da vincoli, perché ho portato a termine gli impegni che avevo preso con la direzione e con i miei colleghi. In bocca al lupo a chi dovrà portare avanti il lavoro perché è una situazione molto difficile che peggiorerà».

«Più simile a Garibaldi, che a Cavour»
Nel suo stile, Gnudi non rinuncia a una battuta illuminante: «Io sono più simile a Garibaldi che a Cavour, Garibaldi andava bene quando c’era da combattere, adesso invece c’è bisogno di avere degli amici nelle curie e nei salotti e io non li ho. Certamente non ero lì perché mi ci ha messo qualcuno». 

Inevitabile il riferimento al suo sfogo su Facebook di inizio dicembre contro i no vax, scritto dopo l’ennesimo turno di lavoro estenuante in cui si trovò a curare per il Covid-19 chi non si era vaccinato, mentre i parenti assumevano nel reparto un atteggiamento strafottente. «Sì - ammette - sospetto che possa aver avuto un peso». Ma non aggiunge altro, perché si era ripromesso di non parlare più di quella vicenda.

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