Pesaro, medici e infermieri sottoscrivono le critiche del direttore Pronto soccorso

Direttore del pronto soccorso di Marche Nord, Umberto Gnudi
Direttore del pronto soccorso di Marche Nord, Umberto Gnudi
di Lorenzo Furlani
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Lunedì 27 Dicembre 2021, 09:40

PESARO - La temuta tempesta di Natale per l’aumento dei codici bianchi e verdi, in seguito alla chiusura per 36 ore (dalle 8 del 24 dicembre) della Guardia medica, non è arrivata, per ora. In compenso c’è stato il terremoto della vigilia per le dichiarazioni del primario del Pronto soccorso, Umberto Gnudi, sulla situazione inaccettabile del lungo stazionamento dei pazienti in attesa di un ricovero e dei ritardi nel predisporre misure efficaci per dar manforte ai medici, ridotti all’osso, in prima linea.

Parole dure a cui ha fatto seguito la reazione di Marche Nord: una nota con cui la direzione aziendale si è dissociata dalle esternazioni del primario e una conferenza stampa (il giorno seguente) degli altri primari fedeli alla direzione, avallata dall’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, in cui è finito sotto accusa per le sue parole proprio il direttore dell’emergenza, nella trincea del Pronto soccorso con tutti i suoi colleghi da quasi due anni, allorché a Pesaro si sviluppò uno dei focolai più virulenti d’Italia di Covid-19 continuando finora a essere il fronte più avanzato dalla lotta alla pandemia in condizioni di disagio ambientale sempre crescente per il venire meno delle risorse (i medici nell’ultimo anno sono scesi da 40 a 25).

La replica dello staff
Tra le scosse di assestamento di questo terremoto, due giorni dopo è arrivata altrettanto forte della risposta di Marche Nord la replica dello staff del Pronto soccorso, ossia di quei medici e quegli infermieri che Umberto Gnudi dirige ogni giorno.

Una lettera aperta o meglio un messaggio pubblico con cui viene espressa una piena solidarietà al primario (già finito, quasi un mese fa, al centro delle polemiche per un post di sfogo contro i no vax, che misurava il grado della sua fortissima pressione professionale) nel merito dell’ennesimo allarme che ha lanciato con le dichiarazioni pubblicate dai giornali locali lo scorso 23 dicembre. Una comunicazione breve in cui oltre al testo contano i nomi in calce. E, soprattutto, il loro numero.

La materia del contendere
«Nessuno ha mai messo in discussione la professionalità del personale dell’azienda ospedaliera Marche Nord - si legge -, tuttavia, i medici e gli infermieri del Pronto soccorso di Pesaro sottoscrivono quanto detto dal direttore Umberto Gnudi, per la tutela di tutti i pazienti, soprattutto dei più fragili. Non si tratta di polemiche inutili o strumentalizzazioni ma del diritto del paziente ad avere un posto letto per la giusta assistenza in tempi adeguati, non dopo giorni».

Seguono i nominativi, 43 in tutto: Mariangela Vannucci, Ramona Brugnera, Tiziana Mesiti, Margherita Lambertini, Marco Laterza, Francesca Padiglione, Vanessa Caporale, Massimo Mattioli, Anastasia Rossi, Francesca Fulgenzi, Bossi Federica, Alessandro Cinquepalmi, Francesco Oricchio, Barbara Gabrielli, Raffaella Giorgi, Giulia Nicolai, Maurizio Guerra, Martina Lomma, Andrea Auriemma, Elisa Tamburini, Elisa Burzacchi, Umberto Pedinelli, Daniele Binda, Alessio Irace, Luisa Mancuso, Federica Gabbianelli, Silvia Massa, Noemi Pierucci, Milena De santi, Giulia Palazzetti, Marina Panzera, Claudia Magi, Amanda Anniballi, Leonardo Forconi, Ilaria Fasano, Eleonora Sisti, Nadia Vitale, Valentina Magi, Olivia Giorgi, Elena Benedetti, Chiara Del Prete, Serena Belloni, Gina Coco.

Al Pronto soccorso sono state accolte positivamente le due misure annunciate dall’azienda ospedaliera: la rotazione di tutti i medici delle specialità equipollenti e affini in aiuto al Pronto soccorso per coprire i turni di servizio (saranno 106 secondo quanto dichiarato il 24 dicembre dal primario di Medicina, in base al piano annunciato tre giorni prima dalla direzione ai sindacati dei medici) e la continuità assistenziale della charging room. Misure che Gnudi avrebbe proposto da tempo. 

Accessi a Natale in calo del 40%
Il fatto che queste risposte siano arrivate dopo il polverone suscitato dalle dichiarazioni del primario può essere una coincidenza, della quale però al Pronto soccorso dubitano. A Natale gli accessi sono stati inferiori alla media del 40%, come tipicamente avviene in questo giorno festivo. Il rimbalzo, anche per la chiusura nei festivi e prefestivi della Guardia medica di Pesaro, che già accorpa le postazioni di Montecchio e Gabicce Mare, è atteso in questi giorni fino a Capodanno. Ieri si è toccato il picco di questa quarta ondata dei ricoveri Covid a Marche Nord: 90. Con 2 pazienti in attesa al Pronto soccorso. 

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