l servizio di edilizia scolastica della Provincia ha indetto le gare invitando per ciascuna scuola 9/10 studi professionali (si tratta per lo più di ingegneri, con qualche geometra e geologo), complessivamente un’ampia rosa di oltre cento soggetti, scelti attraverso il mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa). Il presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri, Giorgio Fazi, avvalendosi della consulenza specialistica dell’avvocato Bertinelli Terzi che assiste la Federazione ingegneri Marche, ha contestato la violazione della normativa in materia di appalti, riguardo a norme specifiche connesse anche alla giurisprudenza.
L’anomalia di fatto di tali ultime procedure è che, a fronte del rispetto formale dei criteri di imparzialità e rotazione garantito dalla selezione degli invitati con la piattaforma elettronica della pubblica amministrazione, alcuni studi professionali, con un tempismo particolarmente straordinario alla luce delle obiezioni mosse dall’Ordine degli ingegneri, ricorrendo al raggruppamento temporaneo di professionisti, hanno fatto incetta di incarichi con affidamenti multipli da parte della Provincia.
Gli inviti ai professionisti sono stati pubblicati sul portale telematico della Provincia perlopiù lo scorso 16 dicembre con la scadenza al 23 dicembre. Viene segnalata la violazione del Codice degli appalti laddove prevede che tale termine debba tenere conto della complessità della prestazione, richiamando anche una sentenza del Tar Lazio che giudica esigui 10 giorni. È un’aggravante la complessa documentazione chiesta a corredo dell’offerta. Contestata, inoltre, la mancata motivazione, che è prescritta dalla legge, sia di certi requisiti più restrittivi pretesi rispetto al Codice degli appalti, sia del mancato rispetto delle linee guida Anac per i servizi di ingegneria e architettura. Infine, la protesta è motivata dall’esclusione nel punteggio di precedenti adeguamenti sismici di edifici diversi dalle scuole ma di complessità eguale o maggiore, come per esempio gli ospedali.