Ponti crollati a Serra Sant'Abbondio: i pulmini sono bloccati e le scuole restano chiuse. Emergenza per l'acqua non potabile

Ponti crollati a Serra Sant'Abbondio: i pulmini sono bloccati e le scuole restano chiuse. Emergenza per l'acqua non potabile. Nella foto il ponte del Mulino a Macchie di Poggetto
Ponti crollati a Serra Sant'Abbondio: i pulmini sono bloccati e le scuole restano chiuse. Emergenza per l'acqua non potabile. Nella foto il ponte del Mulino a Macchie di Poggetto
di Véronique Angeletti
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Giovedì 22 Settembre 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:48

SERRA SANT’ABBONDIO - Non è solo nelle case inagibili, nelle strade interrotte e nei ponti ceduti che si misura la violenza dell’alluvione che ha martoriato le alte terre del Pesarese. Ma nel paesaggio trasformato dai fiumi. A Frontone, ampi parte della strada di accesso da Buonconsiglio al Valpiana è diventata l’alveo del Mandrale che, alle sue sorgenti, ha provocato una mega frana e seppellito sotto una tonnellata di roccia il ristorante che portava il suo nome.

 

Eclatante è il caso del fosso Galletto sopra Poggetto a Serra Sant’Abbondio.

Di solito è largo non più di un metro e mezzo, oggi è decuplicato. Ad occhio nudo, si vede la fragilità del massiccio del Catria. Lo smottamento che ha lasciato una lunga lingua di terra sul versante del Monte Cielo quasi sopra alla frazione Leccia e, per fortuna, investito un piazzale dove un boscaiolo teneva tutti i suoi mezzi.

Da un’indagine della Provincia di Pesaro, risulta che l’80% della viabilità intorno al Catria è compromessa e non sarà facile ripristinare i collegamenti. Ad esempio, ci sono voluti due giorni e i mezzi della Provincia per raggiungere il monastero Santa Croce di Fonte Avellana. La strada dedicata in quel tratto a Papa Karol Wojtyla è aperta ma solo per i mezzi d’emergenza.

Il Cesano, rio tranquillo, quella notte ha cancellato il ponte di accesso al ristorante Le Cafanne e ridotto ad un mucchio di pietre una parte dell’agriturismo Il Paradiso e dell’abitazione del proprietario. I problemi di viabilità sono tali che il sindaco di Serra Sant’Abbondio, Ludovico Caverni, che deve gestire 16 sfollati, esita a riaprire la scuola materna e primaria. Non sa dove fare passare i pulmini. Mentre il sindaco di Frontone, Daniele Tagnani, riapre da oggi il plesso della scuola media.

Il problema sono i ponti che costringono a fare lunghe deviazioni. Scomparso il Ponte di Pedaletti via Monte Vecchietto, quello di Campiricci in via Montevecchio, quello del Molino alle Macchie di Poggetto.
In un pessimo stato gli acquedotti. L’acqua se c’è non è potabile né a Frontone, né a Serra. Vale anche per Cantiano che ieri sera ha ricevuto sei bancali di acqua su iniziativa dell’avvocato Asole di Fermignano.

«Consegnati alla Protezione civile – spiega – grazie al Conad Fermignano e al suo direttore Bastianelli, ai fratelli Medici autotrasporti di Urbania, ad Angelo Sarrecchia, Ennio Boni, Alessandro Toccacieli, Nick Niki Stagnozzi e a tanti altri. Sabato – annuncia - saremo sul posto con due camion gru, un escavatore, un gruppo elettrogeno».
 

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