Pergola, ponte portato via dal fiume. Isolato anche il regista Simone Massi: «Via alternativa pericolosa, i miei figli non vanno a scuola»

Ponte portato via dal fiume, isolato anche il regista Simone Massi: «Via alternativa pericolosa, i miei figli non vanno a scuola»
Ponte portato via dal fiume, isolato anche il regista Simone Massi: «Via alternativa pericolosa, i miei figli non vanno a scuola»
di Marco Spadola
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:30

PERGOLA -  La città di Pergola è lì a due passi, ma per gli abitanti della frazione di Pantana Serralta dopo l’alluvione dello scorso giovedì è diventata una impresa raggiungerla. Il ponte ha ceduto e l’unica stradina rimasta non è ritenuta da chi ci vive una soluzione. Qui abita anche Simone Massi, il più importante regista italiano di cinema d’animazione, con la moglie Julia e tre figli. 

«Impossibile dimenticare»

«Una giornata impossibile da dimenticare quella di giovedì scorso - racconta -. Tonnellate d’acqua e fango si sono riversate sulle vie. Intorno alle 20 la tempesta si è placata un poco e abbiamo sentito un rumore impressionante. Sul momento non capivamo, poi abbiamo realizzato che era il fiume. Il ponte, ci ha detto un compaesano, non c’era più. All’alba sono andato e ho visto un paesaggio apocalittico: il fiume che aveva abbattuto alberi, portato via automobili, distrutto la strada che portava a Pergola».

Ora non rimane che la strada del Cuppio: «Pessima, ripida, tortuosa, a una sola corsia, soggetta a frane e caduta alberi. Già in passato è stata chiusa per anni al punto che lo stesso Comune la reputa una soluzione meno che alternativa e si rifiuta di farci passare il pulmino scolastico.

E perché dovremmo prendercela noi abitanti la responsabilità? Io non me la sento di caricare i bambini sulla macchina, a scuola non li mando».

Si potrebbe ricorrere alla didattica a distanza (dad), mentre per le emergenze sanitarie si metterà a disposizione un’ambulanza: «Entro due settimane hanno aggiunto saranno finiti i lavori di rimozione delle macerie. A quel punto si capirà se si potrà ricostruire la via che collegava Pantana Serralta a Pergola. In caso contrario si è parlato di un ponte militare, quello che chiediamo. Per la scuola la questione è più complessa perché per la dad serve il via libera del dirigente scolastico e questa figura al momento a Pergola non c’è. In attesa che passino queste due settimane, che torni il gas, dobbiamo continuare a pazientare. Il che vuol dire rimanere isolati o arrangiarci percorrendo la cosiddetta strada alternativa. C’è chi è costretto a farlo per questioni di lavoro e private. Rimane che alla prima piovuta, nebbia o gelo quella via diventerà molto pericolosa. Lo sanno tutti».

La raccolta di firme

Promossa anche una raccolta firme: «E’ cominciata il 16, prima che il sindaco Guidarelli e l’assessore Santelli ci venissero a far visita. Ci siamo compattati sulla questione più importante: l’immediata costruzione di un ponte militare. Incontrando le autorità comunali abbiamo visto che pensieri ed esigenze coincidevano. La pec con le nostre richieste verrà comunque inviata». L’amministrazione comunale sulla strada alternativa sta realizzando intanto dei lavori: «Siamo consapevoli che non è idonea per l’inverno. In questi giorni abbiamo cercato di migliorarla, in attesa di conoscere, dopo le verifiche, lo stato del ponte».

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