PESARO E’ sempre stato un guerriero, ha lottato anche questa volta come un leone, forte dell’amore delle tante persone che gli volevano bene, ma alla fine si è dovuto arrendere. Marco Piccoli, 59 anni, storico capo ultrà della Vuelle se ne è andato ieri, a poco più di un anno di distanza dall’ictus che lo aveva colpito nell’ottobre 2021 mentre era a casa a farsi una doccia. Ha passato tantissimo tempo nella struttura riabilitativa di Villa Fastiggi e non si è mai realmente ripreso, anche se nei mesi, ogni suo piccolo segno di ripreso era sempre stato salutato con un segnale di speranza e di incoraggiamento. Ma ieri anche la fiammella più tenue si è spenta, proprio nel giorno dedicato ai cari defunti.
Il funerale di Marco Piccoli si terrà sabato alle 10 nella chiesa di Villa San Martino con don Lorenzo Volponi
Il messaggio
«Buonasera a tutti: purtroppo 10 minuti fa si è spento mio padre. Voglio ringraziare tutti per il supporto ricevuto in questo lungo anno. So che anche lui vi vorrebbe ringraziare», il messaggio postato su Facebook dal figlio di Marco, Erik Piccoli, ieri sera poco prima delle 21. Un testo che ha gelato i tanti che conoscevano Marco, che non troppo tempo prima, nel 2020, aveva perso il fratello minore Paolo.
Il legame
I suoi cori, le sue trovate, il suo stare a cavalcioni sulla ringhiera con il megafono, Marco Piccoli era legatissimo alla vecchia guardia della Vuelle scudettata ma non aveva mai perso la passione, continuando a trascinare la gente anche negli ultimi campionati difficili. Ora si troverà il modo per ricordarlo al Palas, la sua seconda casa ma la sua memoria non si spegnerà mai.
Il giro della città
La notizia della sua scomparsa ha fatto il giro della città sollevando un’onda muta di dolore e di cordoglio: Marco Piccoli conosceva tutti e tutti lo conoscevano. «La Vuelle piange la morte di Marco Piccoli, primo tifoso biancorosso e amico di tutti noi. Rip», il messaggio che campeggia sulla pagina Fb del club biancorosso.