Armi, pistola rubata e denaro: scoperto un piccolo arsenale nella villa

Armi e soldi sequestrati dai carabinieri
Armi e soldi sequestrati dai carabinieri
di Luigi Benelli
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Sabato 14 Gennaio 2023, 04:00

URBINO  - Armi con matricola abrasa, una pistola rubata a un poliziotto. E persino assegni per 120mila euro insieme ai denaro contante. Questo è ciò che hanno rinvenuto i carabinieri di Urbino in una villetta di Piandimeleto. Ragioni per le quali un sessantaduenne di origini piemontesi è finito finisce in carcere a Villa Fastiggi. 

 
I fatti


Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Urbino hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco un uomo di 62 anni.

I fatti in questione si sono verificati a Piandimeleto, dove i Carabinieri della locale Stazione, nel corso di una perquisizione domiciliare all’interno di una villetta ubicata nello stesso comune, hanno rinvenuto un piccolo arsenale a partire da una decine di proiettili di vario carico, una pistola a tamburo, calibro 7×65, con matricola abrasa e perfettamente funzionante e una seconda pistola, quest’ultima una Beretta che, da successivi accertamenti, è risultata essere stata rubata, nella metà degli anni ‘90, ad un appartenente alle forze di polizia. 


Inoltre, è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro insieme a tutto l’altro materiale trovato, una carabina ad aria compressa oltre ad una pistola a salve, carica, ma priva priva di tappo rosso. Oltre a questo, i militari hanno rinvenuto la somma contante di circa 9mila euro e svariati assegni per il valore di oltre 120mila euro. Insomma anche dal punto di vista del denaro un piccolo patrimonio.


Il provvedimento


L’uomo, originario della provincia di Alessandria, e che al momento del ritrovamento delle armi si trovava fuori regione, è stato poi bloccato al suo rientro nel Comune di Piandimeleto. Portato alla casa circondariale di Pesaro, all’esito dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Urbino ha convalidato il fermo di indiziato di delitto disponendo la custodia cautelare in carcere. Le indagini proseguono per capire le connessioni tra le armi illegali e l’ingente somma degli assegni.

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