La rivincita di Barbara e Andrea: «Ce ne siamo andati con dolore, ora saremo accolti in Campidoglio»

Pesaro, la rivincita di Barbara e Andrea: «Ce ne siamo andati con dolore, ora saremo accolti in Campidoglio»
Pesaro, la rivincita di Barbara e Andrea: «Ce ne siamo andati con dolore, ora saremo accolti in Campidoglio»
di Camilla Cataldo
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Giovedì 13 Maggio 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 09:30

PESARO - Tutte le strade conducono a Roma, insomma forse era destino. Da Pesaro con furore, Barbara Rossi, direttore sportivo, e Andrea Ceccarelli, responsabile comunicazione e marketing dell’Acqua & Sapone Volley Club, hanno attivamente contribuito a riportare Roma in Serie A1 di volley femminile dopo 25 anni. Una promozione che sarà celebrata in pompa magna domani, venerdì 14 maggio. «Tutta la squadra sarà ospite di Roma Capitale della sindaca Virginia Raggi, che ci riceverà in Campidoglio», illustra con orgoglio Andrea Ceccarelli. «La soddisfazione è grandissima: siamo venuti qui con l’obiettivo di raggiungere la A1 in tre anni e ci siamo riusciti. Ho trovato un’altra famiglia. Il volley è seguito, si respira». 

I fiori di “Sorbo”

«Ci sono 20mila tesserati a Roma», confessa Barbara Rossi, che svela: «Me ne andai da Pesaro dichiarando proprio sul Corriere Adriatico: se non posso farlo qui, porterò avanti il progetto da un’altra parte. Erano parole dettate dall’istinto, ma le lesse il direttore generale di Roma Roberto Mignemi. Provavo delusione e dolore per il mancato proseguimento con Pesaro, Mignemi mi parlò del desiderio della A1 e, in quegli occhi che brillavano, ho rivisto me quando, quattro anni fa, ripartimmo dalla B1 e mi ero ripromessa di riportare Pesaro in A1. È stata quell’accensione di quel frammento di sogno che ho intravisto che mi ha rimesso in moto, non il dimostrare qualcosa a qualcuno. Non c’è nessuna rivincita». E’ stata una grande stagione, ma complicata. «E’ stata molto difficile per il Covid e varie problematiche. Abbiamo dovuto gestire tanti cambiamenti e variabili. Cosa mi ha detto “Sorbo” (Giancarlo Sorbini, marito ed ex co-presidente dell’ultima Pesaro in A1 -ndr)? Lunedì è venuto a Roma a farmi una sorpresa con un mazzo di fiori. Ha vissuto spesso la mia stanchezza, lo sconforto, il mio percorso. Mi dice sempre che mi meritavo la promozione. Da Pesaro ho ricevuto messaggi di complimenti per l’obiettivo. L’idea è di restare». Ora seguirà Vallefoglia. «Faccio il mio in bocca al lupo per i playoff alla Megabox. Riaprire una realtà su Pesaro, rivedere che hanno rimesso insieme persone che hanno partecipato alla storia di Pesaro, va riconosciuto e apprezzato. Solo applausi per chi ha voglia di ricredere nella pallavolo». Barbara ha portato con sé Andrea Ceccarelli, che racconta: «Con il club si è creata subito un’empatia, c’era una visione lungimirante. Venivamo da Pesaro e la dimensione della città è completamente diversa: distanze, impianti, persone. Ho puntato tutto sul ricostruire una immagine di Roma virtuosa, innovativa, giovane, per scalfire il concetto di città sorniona, “ladrona”, incapace, vagabonda. Volevo partissimo dalla storia di Roma per costruirne una nuova, femminile, in linea con i tempi e su quello ho lavorato. Siamo tornati ai colori giallorossi, ci sono simboli con linee più dinamiche che trasmettessero alla squadra la forza dei lupi». 
Iniziative sociali
E conclude: «Abbiamo inserito come filosofia una squadra e società che si estendessero anche fuori dal campo.

Abbiamo messo in piedi iniziative sociali: due campagne contro bullismo e cyberbullismo, una contro la violenza di genere. Si è cercato di dare una territorialità che non si limitasse al volley. Noi pesaresi abbiamo cercato di trasferire la bellezza e la magia della città, i romani la adorano ma a volte non ne sanno narrare lo splendore». In squadra – tutta italiana - c’era anche una ex Pesaro, la schiacciatrice Alessia Arciprete.

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