PESARO - Picchia la compagna nonostante fosse incinta. E persino una giovanissima compagna visto che è minorenne. Lui è indagato per maltrattamenti e lesioni aggravate. Ieri davanti al Gup il conferimento dell’incarico a un perito per accertare la capacità di testimoniare della vittima, che compirà 18 anni tra qualche mese.
E’ la storia di una coppia giovanissima, lui 21 anni albanese, lei 17enne, residenti a Pesaro.
La denuncia
A presentare la denuncia la madre della minorenne, dopo essere entrata in possesso di una foto che ritraeva la ragazza ferita e sanguinante, nel febbraio scorso. Da lì è partita l’indagine degli inquirenti. Un contesto delicato perché lei lo ha perdonato e lui ha promesso di prendersi cura del figlio in arrivo e della compagna.
Gli episodi contestati sono pesanti. Tanto che si parla di «indole violenta, un regime di relazione violento, mortificante e portatore di sofferenza» per la minorenne, costretta a subire i maltrattamenti e le botte. Tutto questo nell’ambito di una relazione in cui la convivenza era saltuaria.
Tra gli episodi contestati le percosse in testa tanto da farla sanguinare in bocca. Era ottobre del 2021 e lei, sottoposta alle cure dei medici del pronto soccorso, era stata giudicata guaribile in 7 giorni. Non è l’unico episodio ricostruito nell’indagine.
La sequenza
Una seconda volta, a gennaio 2022, il 21enne avrebbe aggredito la ragazzina con calci e schiaffi nonostante sapeva che lei fosse incinta. Botte in faccia da procurarle tumefazioni agli occhi. Poi una terza aggressione dopo un litigio. Una discussione degenerata tanto da far alzare nuovamente le mani. Lui le ha procurato una ferita al naso. La giovane vittima però ha reagito e si è scattata un selfie che ha girato subito alla mamma. La signora, davanti all’immagine della figlia sanguinante, si è subito rivolta alle forze dell’ordine. E’ stato istruito il fascicolo dalla pubblico ministero Silvia Cecchi e il giovane è stato denunciato per maltrattamenti e lesioni. Nonostante le botte la vittima, in preda a una crisi di disvalore, reazione da manuale in donne vittime di violenza, ha detto alla madre: «Se mi ammazza fa un favore a tutti».
Il rinvio
Per il difensore del 21enne, l’avvocato Antonella Antoniello, il quadro dell’accusa sarebbe da ridimensionare anche per il fatto che i due ora sono tornati insieme. Ma i referti medici restano. L’udienza è stata rinviata al 13 luglio, quando potrà essere ascoltata la ragazza, dopo la perizia che attesterà la sua capacità di testimoniare.