Il nodo
L’operazione della nuova struttura sportiva in estensione all’attuale impianto natatorio Facchini, si porta dietro il nodo caldo, per Villa San Martino, della sosta. Ed è proprio su un ventaglio di proposte sottoposte ai residenti, che ne hanno aggiunte altre due, oltre a dare risposte sui problemi legati al rumore dell’attuale e futuro impianto, che il sindaco Matteo Ricci ha voluto in primis confrontarsi. Ma sull’opportunità della palestra Ricci non è indietreggiato di un millimetro. «Ma quale ecomostro, parliamo di un progetto strategico, del valore di 4 milioni, che prevede la realizzazione di una nuova palestra in via Togliatti. Oltre a diventare campo d’allenamento della Vuelle, sarà la sede della Federazione Italiana Pallacanestro: un vanto nazionale per Pesaro Città dello Sport».
Capitolo sosta
Per costruire il nuovo impianto verranno eliminati 16 posti auto «che saranno recuperati, e moltiplicati, con le 52 aree di sosta che verranno realizzati in via Paganini». Tre le proposte inizialmente sottoposte in assemblea dal primo cittadino, accompagnato dagli assessori Riccardo Pozzi e Mila Della dora, insieme al presidente di Casa Vuelle Luciano Amadori. Prima ipotesi: parcheggio di via Paganini (52 posti) più un nuovo parcheggio dietro il campo del Villa San Martino, al posto della pista da skate (30 posti). Parcheggio di via Paganini, più un nuovo parcheggio permeabile nel giardino dalla scuola Don Bosco da 40 posti. Stessa soluzione e luoghi, ma con 58 posti in più ai 52 di via Paganini. Durante la serata, le soluzioni sono salite a 5: dopo aver sentito che qualcuno vorrebbe evitare una seconda area di sosta, per disincentivare l’utilizzo delle vetture, è arrivata “l’opzione zero”, cioè solo il parcheggio di via Paganini da 52 posti, insieme alla sistemazione del parcheggio in via Scarlatti.
La riduzione
Ma dalla rosa, sembra che almeno 3 siano già state scartate. I 2 parcheggi nel giardino della scuola Don Bosco, dopo il coro di no, tra mugugni e interventi al microfono, arrivato dalla sala. E difficilmente passerà il sacrificio della pista ciclabile. E per l’impianto di ventilazione? «Le regole di insonorizzazione sono molto rigide - sottolinea Pozzi - con questo progetto il macchinario viene spostato di 30 metri più lontano rispetto alle abitazioni». Per Daniele Lazzari di Gruppo Zero «era più logico realizzare l’impianto nella cittadella del basket alla Torraccia. Il Prg prevedeva una struttura più piccola e poi si è confidato sulle deroghe, per andare a realizzare uno scatolone in cemento armato». Incalza Francesco Ferri: «Giusto che la Vuelle abbia una casa per gli allenamenti e positiva la vittoria del bando. Ma il tema urbanistico non viene posto come priorità, intorno alla Vitrifrigo Arena ci sono tanti parcheggi inutilizzati».
La previsione
Repliche da Ricci, «nessuna variante urbanistica, la palestra è prevista nel Prg. Verranno persone, ma senza eccessi, non è la Vitrifrigo Arena, non ci saranno le partite. La cittadella dello sport prevedeva lo stadio. Se avessi proposto un impianto da 2 mila posti, il luogo ideale sarebbe stato quello della Torraccia. Ma questa è una palestra». Il dirigente delle Nuove Opere Maurizio Severini, oltre a rassicurare i presenti sul rispetto di tutti i parametri tecnici e normativi, ha parlato di attinenza assoluta tra rendering e posizione finale della struttura, in risposta a Lazzari, il quale ha invece sostenuto che nel rendering la posizione dell’impianto sia diversa rispetto a quella che sarà la collocazione nella realtà. Ora la palla passa al Quartiere per la scelta finale sui parcheggi prima di portare il piano sosta definitivo in consiglio comunale.
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