Ruba succhi di frutta all’Iper Coop per cercare di rivenderli per la droga

Ruba succhi di frutta all’Iper Coop per cercare di rivenderli per la droga
Ruba succhi di frutta all’Iper Coop per cercare di rivenderli per la droga
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Venerdì 2 Settembre 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 16:30

PESARO - Ruba succhi di frutta all’Iper Coop, arrestato. E’ la seconda volta in un mese. Il fatto è avvenuto mercoledì mattina al centro commerciale del Miralfiore. Lui è un 25enne pesarese disoccupato già noto per una serie di piccoli furti, da quello di una bici o altri oggetti, e per un precedente legato allo spaccio. L’altro giorno ha preso diverse confezioni di succhi di frutta. Il suo obiettivo era quello di rivenderli per poi acquistare stupefacenti in quanto è noto per essere un consumatore.

Gli uomini della vigilanza lo hanno notato e lo hanno tenuto d’occhio visto che aveva già messo a segno dei furti.

Fermato all’uscita il giovane si è divincolato cercando di raggiungere la sua bici. Qui avrebbe avuto una piccola colluttazione con l’agente di sicurezza tanto che le forze dell’ordine intervenute lo hanno arrestato con l’accusa di rapina impropria. Ieri mattina l’udienza di convalida, difeso dall’avvocato Luca Garbugli del foro di Pesaro. Il giovane ha negato di aver graffiato uno degli agenti, ma ha detto solo di essersi divincolato per fuggire. L’avvocato ha chiesto i termini a difesa e il processo è stato aggiornato al 16 dicembre. Per il 25enne sono scattati i domiciliari nell’abitazione del padre. Sabato era stato segnalato per un possibile furto in una profumeria.

A fine luglio aveva rubato dei pantaloncini. Prima aveva tentato un colpo in un negozio in via Giolitti mettendo dei pantaloncini in uno zaino, ma i commessi si erano accorti. A quel punto aveva lasciato lo zaino nel negozio ed era scappato. Ma invece di desistere, era entrato all’Iper Coop aveva preso tre pantaloncini per indossarli e poi uscire dalla cassa senza spesa ma è stato arrestato. Aveva patteggiato 6 mesi con pena non sospesa, visti i precedenti, ed era scattato l’obbligo di firma tre volte a settimana in questura. Ora il nuovo arresto.

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