Tra domande e offerte il lavoro cerca il dialogo. Confindustria, sindacati e associazioni datoriali creano un tavolo permanente

I partecipanti alla conferenza in Confindustria
I partecipanti alla conferenza in Confindustria
di Luigi Benelli
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Venerdì 29 Aprile 2022, 09:20

PESARO - Confindustria, sindacati e associazioni datoriali stringono un patto per avvicinare domanda e offerta di lavoro. Con un problema di fondo: i giovani fino a 29 anni non stanno cercando lavoro. Ieri la firma del protocollo di intesa. Il tavolo dovrà contribuire all’analisi delle esigenze del territorio in termini di politiche per il lavoro, sostegno alle imprese, raccordo con il mondo della scuola e dell’università, formazione dei lavoratori, processi di riqualificazione per i lavoratori di imprese o settori in crisi; inoltre, potrà costituire un unico interlocutore per la Regione Marche e una sede di confronto relativamente ai risultati e alle criticità delle azioni realizzate dall’amministrazione regionale. 

 
Nuove emergenze
«E’ un momento difficile per l’economia perché dopo essere usciti dalla pandemia ora si riscontrano una carenza di materie prime, il caro energia e una flessione della domanda – ha spiegato Alessandra Baronciani, presidente Confindustria Marche Nord - Con questo tavolo comune vogliamo ricreare una sede di confronto istituzionale e continuativo che, pur nel rispetto e nell’assoluto riconoscimento delle prerogative della Regione Marche, possa contribuire fattivamente alla pianificazione, progettazione e gestione delle politiche per il lavoro e per la formazione che impattino positivamente su imprese e lavoratori della nostra provincia». 


L’occupazione
Nel 2021, il tasso di occupazione in provincia di Pesaro Urbino era al 67,5% (+2,6% rispetto all’anno precedente e superiore alla media delle Marche, pari al 64,1%), con 153 mila occupati (85 mila uomini e 68 mila donne), dei quali 43 mila nell’industria e 9 mila nelle costruzioni; il tasso di disoccupazione era del 5,5% (7,1% nelle Marche). «Da questo territorio deve arrivare un segnale – ha sottolineato Roberto Rossini, segretario generale provinciale Cgil – E’ una analisi che parte dal basso sulle esigenze reali e concrete del mondo del lavoro. 


La visione
Un primo passo, seppur limitato che deve spingere tutti, confederazioni sindacali e associazioni delle imprese, ad operare in una visione strategica finalizzata al superamento di questa difficile fase storica, tentando allo stesso tempo di elaborare e condividere nuovi obiettivi e prospettive per lo sviluppo futuro del tessuto produttivo ed economico della nostra provincia». «Sarà fondamentale intercettare i giovani tra i 18 e i 29 anni, in particolare quelli che hanno rinunciato a cercare una occupazione – ha spiegato Andrea Baroni, Direttore Confindustria Pesaro Urbino -con la digitalizzazione del processo domanda-offerta che stiamo lanciando attraverso il portale Confindustria Job e nuove forme di comunicazione sui canali social, miriamo all’apertura di un dialogo con loro e al reclutamento di profili da condividere».

Solo nel centro per l’impiego di Pesaro al 2021 risulterebbero 1.744 disoccupati sotto i 29 anni su uno stock totale di 8409, un 20%. 


Il protocollo
«Il protocollo ha un grande valore anche in termini di condivisione di percorsi strategici finalizzati alla crescita dell’occupazione di qualità – ha aggiunto Maurizio Andreolini, responsabile Cisl Pesaro Urbino -, e la formazione è senza dubbio uno dei fattori di sviluppo maggiori. Vogliamo creare un tavolo anche sulle infrastrutture». Laura Facondini della Uil ha parlato di un «progetto sulla carta utile ed ambizioso che possa tutelare le figure più fragili come le donne, gli invalidi e i giovani».

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