PESARO - Siringhe, lacci emostatici e fazzoletti insanguinati. È quello che i ragazzini delle medie della Don Gaudiano vedono entrando a scuola dall’ingresso secondario. I genitori non ci stanno e oltre a voler portare all’evidenza la situazione chiedono interventi. Una scuola recentemente bersagliata anche dai vandali: ragazzini poi identificati e denunciati. Ma quello del ritrovo dei tossici è questione più annosa, già più volte evidenziata.
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«I nostri figli entrano dall’ingresso di via Galigarie, non il principale – spiegano alcuni genitori – a causa delle restrizioni dovute al covid quattro classi non entrano dall’entrata principale.
«Non siamo qui a fare polemica ma sarebbe il caso di trovare una soluzione alla questione. Per questo speriamo ci possa essere un incontro tra la scuola, il Comune e la Questura per studiare un correttivo. Le telecamere di videosorveglianza della scuola ci sono, ma forse andrebbe delimitata l’area per evitare l’accesso. Non vorremo trovare qualcuno morto di overdose una mattina». Non si tratterebbe di ragazzini, piuttosto di frequentatori del parco Miralfiore e Stazione, dediti al consumo di eroina. Ma non è tutto perché «più di una sera, una residente ha sentito urla e botte contro i vetri della scuola. Ha dato l’allarme alle forze dell’ordine anche durante questa settimana».
Una zona sotto tiro perché proprio l’altra settimana settimana le volanti della questura hanno chiuso anche l’indagine che riguardava i danneggiamenti alla Don Gaudiano risalenti al 26 aprile. Avevano rotto una vetrata corrispondente alle paratie della scala di sicurezza dell’uscita di emergenza. Dopo una serie di accertamenti hanno denunciato tre giovani, due minorenni e un maggiorenne. Ragazzi noti perché apparterebbero al gruppo che ha già compiuto diverse scorrerie in piazza Redi.