PESARO - Pesaro chiama e la Regione risponde. Si tratta del progetto, primo stralcio, per contrastare l’erosione e che ora vedrà il finanziamento della Regione Marche dopo che l’Amministrazione comunale ne ha presentato il piano esecutivo dei lavori con il proposito di poter ottenere una parte del finanziamento. A essere finanziato sarà il litorale di Sottomonte. E’ il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nicola Baiocchi a entrare nel dettaglio, giacchè i lavori finanziati a Sottomonte fanno parte di un pacchetto complessivo di contributi destinati al Pesarese e che riguardano, oltre a Pesaro, anche altri Comuni.
Nel dettaglio
«Per quanto riguarda il Pesarese - argomenta - si tratta di un progetto importante che sarà finanziato con 240mila euro di fondi regionali, ai quali si aggiungono 60mila direttamente dal Comune (300mila euro il budget complessivo), per la manutenzione straordinaria, tramite rifiorimento con massi naturali, delle scogliere emerse antistanti la spiaggia di Sottomonte, primo stralcio Sottomonte Sud. Si comprende bene come questo intervento vada anche a contrastare il fenomeno dell’erosione costiera e, quindi, oltre a salvaguardare la sicurezza, sarà un intervento che rafforzerà la vocazione turistica del Pesarese. Un primo passo, dunque, che mira a rispondere alle esigenze che da più parti ci erano pervenute e che abbiamo tradotto in azioni concrete nell’interesse generale della città di Pesaro».
Passo indietro
A Sottomonte le barriere sono state installate nel 2007 e il progetto presentato dal Comune di Pesaro riguarda la protezione di un tratto di spiaggia di circa 800 metri che è interessato da un accentuato stato erosivo, il maggiore della costa pesarese, tale da produrre negli ultimi anni danni ampiamente documentati alle infrastrutture private e pubbliche fino a lambire la massicciata della ferrovia.
E poi c’è Levante
Oltre a Sottomonte l’altro progetto riguarda Levante e vede la posa di massi naturali nelle undici scogliere emerse. Per Levante l’Amministrazione comunale sottolinea come le scogliere, realizzate negli anni ‘70, non sono mai state oggetto di rinfoltimento: in questo contesto si prevede un intervento di manutenzione straordinaria consistente nel ripristino delle condizioni originarie dell’opera di difesa mediante un innalzamento della soglia della scogliera.