Il Pd protesta con Biancani:«San Benedetto, la Regione non getti la spugna sul Pnrr». Proposta di Bellucci ad Aguzzi e Saltamartini

La manifestazione di protesta contro la Regione Marche
La manifestazione di protesta contro la Regione Marche
di Thomas Delbianco
4 Minuti di Lettura
Domenica 13 Febbraio 2022, 05:20

PESARO - «Retromarcia della Regione sul San Benedetto, ma ora non getti la spugna sul Pnrr, c’è ancora tempo per presentare il progetto». Nei cartelli che i vari consiglieri comunali, regionali, di quartiere e di circolo Pd tenevano in mano ieri mattina al sit-in via Belvedere c’era un po’ il senso del messaggio rivolto a Palazzo Raffaello per il caso San Benedetto: “Regione se ci sei batti un colpo” o “Mantieni le promesse”, si leggeva. Una dose di vena critica considerando che «su tre impegni che l’amministrazione regionale si era assunta, ancora non ne è stato concluso nemmeno uno, mentre il Comune ha partecipato al Pinqua per la sua area di competenza, ottenendo il finanziamento da 15 milioni di euro.

E la variante urbanistica è pronta».

Ma, allo stesso tempo, si getta anche un messaggio più conciliante, racchiuso nelle parole del segretario Pd Giampiero Bellucci, che ha lanciato una proposta alla Regione, e in quelle del consigliere regionale Andrea Biancani, quando ha concluso il suo intervento al megafono.


La retromarcia
«La retromarcia della Regione sull’ex manicomio c’è stata eccome. Ma ora la sollecitiamo a reinserire l’edificio tra quelli interessati dai fondi del Pnrr. C’è tempo fino al 28 febbraio e il confronto sui progetti da presentare è appena iniziato - sollecita Biancani - Il rischio è che le parti ristrutturate dal Comune debbano convivere per anni con la parte ancora degradata e abbandonata della Regione, con danno soprattutto per tutti i cittadini che utilizzeranno gli spazi riqualificati». Il progetto riguarda i 6080 mq destinati a uffici e servizi Asur.

Per il Pd «l’Asur avrebbe scartato il progetto perché non ultimabile entro il 2024, ma i progetti finanziati dal Pnrr vanno ultimanti nel 2026. Esattamente come gli interventi finanziati dal Pinqua, il bando vinto dal Comune. In pratica il progetto del Comune e quello di Asur, ovvero della Regione, avrebbero avuto le stesse tempistiche, potendo così procedere in parallelo ad un recupero complessivo».

Prosegue Biancani: «Non capisco perchè il Comune dovrebbe riuscire a realizzare il suo progetto nei tempi previsti mentre Asur e Regione non riuscirebbero a farlo. In pratica quando il Comune partirà coi lavori la Regione ancora dovrà fare il progetto. Rischiamo che per quando sarà pronta a intervenire non ci sia più nessun bene da recuperare, per questo ritengo che il milione che arriverà dal Comune vada speso subito nel recupero del tetto della parte di competenza regionale. Ho letto che parte dei servizi pensati a novembre per il San Benedetto verranno invece realizzati in un locale che Asur prenderà in affitto, continuando sulla strada degli affitti passivi che aumentano i costi a carico della collettività, quando ci sarebbero un bene di proprietà da recuperare e risorse a disposizione».

Il segretario Pd Bellucci ha prima rivendicato la scelta del Pinqua: «Quando abbiamo votato un odg che appoggiava questo tipo di scelta dall’opposizione ci è stato detto che facevamo il gioco delle tre carte, perchè i Pinqua a Pesaro sono tre, e c’era il rischio, secondo loro, di non raggiungere gli obiettivi, chiedendoci di concentrarci solo sul San Benedetto. Noi abbiamo resistito, dicendo che saremmo andati avanti su tutti e tre i fronti, tutti interessanti. Il risultato è che ad oggi ci sono due Pinqua già finanziati e il terzo approvato in via di copertura finanziaria». 


L’idea
Poi Bellucci ha proposto agli assessori Saltamartini ed Aguzzi, tirati entrambi in ballo dal Pd sulla querelle degli ultimi giorni, «di utilizzare metà della quota di corrispettivo che il Comune dovrà cedere alla Regione, cioè un milione di euro, per realizzare il progetto complessivo sulla parte Asur». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA