Spariscono un tir e 22 tonnellate di plastica. Bottino da 100mila euro da dividere in due

I carabinieri di Pesaro davanti al palazzo di giustizia
I carabinieri di Pesaro davanti al palazzo di giustizia
di Luigi Benelli
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Martedì 22 Febbraio 2022, 05:30

PESARO - Predoni di camion e di poliammide. Ieri l’udienza per 4 persone accusate a vario titolo di furto e ricettazione in concorso tra loro. In particolare un 53enne e un 54enne di Andria accusati di aver preso un Bobcat con il quale avrebbe spostato un grosso masso di cemento per entrare in una ditta di autotrasporti pesarese. 

 
Il doppio colpo
Qui avrebbero poi preso un autoarticolato con matrice e rimorchio che il giorno dopo avrebbe dovuto consegnare materiale ferroso e di carpenteria per l’edilizia. Ma quel camion non c’è mai arrivato a destinazione. Il tutto per un valore di 95mila euro. Ma quella notte del 28 ottobre 2017 non era finita perché i due sono accusati anche di aver utilizzato il bobcat per forzare due porte carrabile, ed entrare in un’altra ditta. Da qui hanno preso un trattore e il suo autorimorchio che conteneva 22 tonnellate di grani di materiale plastico: la poliammide.

Si tratta di un materiale sintetico spesso conosciuto sotto il nome di nylon. È caratterizzata da fili molto sottili e organizzata secondo una struttura elastica, molto utilizzata in industria. Il carico valeva circa 40 mila euro e il trattore 42 mila. Entrambi i furti furono regolarmente denunciati ai carabinieri che hanno avviato le indagini. I 2 sono accusati di furto in concorso aggravato dal fatto di aver usato violenza sulle cose. 


La ricettazione
Qui entra in gioco anche un altro personaggio, un 46enne di Civitanova accusato di ricettazione perché avrebbe acquistato o ricevuto la poliammide trafugata due sere prima e l’avrebbe proposto a un cliente alla metà del valore di mercato. La proposta non va a buon fine e allora entra in scena un altro personaggio, un 58enne barese che ha tentato di vendere le oltre 20 tonnellate di poliammide. L’uomo aveva anche spedito un campione della merce con un corriere espresso. Tempo un mese e i carabinieri hanno rintracciato i responsabili. Ier il’udienza con gli imputati difesi dagli avvocati Defendini e Bordoni.

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