Galleria Roma, ormai è il regno del bivacco: «Colpa dei troppi locali sfitti»

Galleria Roma, ormai è il regno del bivacco: «Colpa dei troppi locali sfitti»
Galleria Roma, ormai è il regno del bivacco: «Colpa dei troppi locali sfitti»
di Letizia Francesconi
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Lunedì 30 Gennaio 2023, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 20:58

PESARO -  Regna da troppo tempo il caos fra Galleria Roma, via Curiel e via Delle Contramine e residenti e titolari di attività sono stanchi dei continui rimpalli di responsabilità. C’è chi pensa che il problema sia soprattutto sociale e di ordine pubblico, perchè i bivacchi continuano notte e giorno e chi invece punta il dito contro l’abbandono di negozi e locali lasciati sfitti.

«Come sempre ci ritroviamo nella stessa situazione già denunciata diversi mesi fa – spiega Claudio Bertuccioli, titolare dell’omonima gioielleria, che mostra l’ultimo scatto dalle vetrine della propria attività – gruppetti di senza fissa dimora e soggetti a rischio, dal mattino e fino all’ora di chiusura stazionano fra i portali laterali d’ingresso, il centro della Galleria e via Delle Contramine.

Pochi giorni fa, erano una decina fra pesaresi già conosciuti alle forze di polizia, e stranieri. Gli stessi visi segnalati più volte».


Messaggio al Comune


Il gioielliere ha scattato la foto inviandola per conoscenza al sindaco Matteo Ricci e la stessa segnalazione verrà girata anche agli assessori Enzo Belloni e Francesca Frenquellucci. «Non è ancora chiaro però cosa di concreto si può fare per superare i disagi dei prolungati bivacchi - prosegue - Solo pochi giorni fa per citare l’ultimo esempio, uno del gruppo, si è sentito male in strada, probabilmente per l’abuso di alcol, poi il freddo di questi giorni ha fatto il resto. Ma qui la sera c’è timore, diversi di loro sotto l’effetto dell’alcol diventano poi anche aggressivi».

«Non sono fra coloro che hanno aderito alla prima raccolta firme promossa nel 2021 per chiedere maggior sicurezza, ma mi aspetto che l’area venga “liberata” dal degrado e da situazioni a rischio – così osserva il signor Vaglioli, un residente di Galleria Roma – vorremo sapere perchè certi soggetti vengono lasciati in balìa di loro stessi, arrecando spesso danni alle proprietà private o ai negozianti. Fra Galleria Roma e via Curiel è evidente che c’è anche un problema sociale, e non può non essere affrontato dagli enti competenti. Noi residenti siamo tornati di nuovo a contattare gli uffici dell’Amministrazione ma ci è stato risposto che loro stessi non possono fare nulla, se non delegare il compito dei controlli alla polizia locale, ma gli stessi soggetti non possono essere allontanati dagli agenti per più di 24-48 ore. Chiediamo ai Servizi Sociali se sia previsto un programma di recupero, e se questi soggetti possano farne parte. Per esempio dove passano la notte? Sono o meno seguiti da Caritas? Perché ciò che noi vediamo, è che girano per il centro storico e in questa zona, portandosi dietro zaini e trolley». 


I locali sfitti e vuoti


«Ci chiediamo poi – proseguono da Galleria Roma - come mai il Comune non imponga alla proprietà che ha lasciato Pesaro dopo la dismissione dello sportello ex Banca Marche, di fare interventi di pulizia. Spesso questi soggetti, restano seduti proprio nelle pertinenze fra la Galleria e piazzale Lazzarini. L’immobile è in mano ad una società finanziaria di Verona. L’Amministrazione potrebbe spingere per ridare dignità a quella struttura vuota su tre piani, per esempio incentivando nuove aperture di attività commerciali o un progetto di trasformazione, piuttosto che lasciare tutto in disuso».


La speranza ora sta nell’avvio del cantiere privato-pubblico per la nuova pavimentazione e una riqualificazione generale. Dal servizio Opere Pubbliche, arriva infatti l’ok a procedere dopo le prove di carico e le verifiche integrative: sono state superate le prove di carico al di sotto della galleria, dove ci sono i garage e al solaio, e sembra che la struttura possa resistere a una pavimentazione anche più pesante. L’amministratore di condominio di Galleria Roma dovrà ora procedere a far rimuovere la brutta pavimentazione di gomma e posizionare in accordo con il Comune una pavimentazione più adeguata, simile all’intervento su via San Francesco, anch’esso un porticato privato ad uso pubblico. 
 

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