Fa irruzione con lo scooter in chiesa: il ragazzo ora dovrà pulire i giardini

Fa irruzione con lo scooter in chiesa: il ragazzo ora dovrà pulire i giardini
Fa irruzione con lo scooter in chiesa: il ragazzo ora dovrà pulire i giardini
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Mercoledì 8 Giugno 2022, 04:45

GABICCE  - Era entrato con lo scooter in chiesa. Una bravata sconsiderata che ha portato delle conseguenze penali al ragazzo che ora dovrà svolgere dei lavori socialmente utili per estinguere il reato. Il caso risale allo scorso agosto e ieri in tribunale a Pesaro è stata definita la posizione del responsabile, un ragazzo di 19 anni. Il video della bravata girato dallo stesso scooterista era finito sui social e i carabinieri lo avevano identificato e denunciato. Le immagini immortalavano gli attimi di un gesto di follia messo a segno dal 19enne che, a bordo del proprio ciclomotore, filmava l’incursione nella navata centrale della chiesa di San Pio a Cattolica, disturbando la preghiera dei fedeli presenti, rimasti attoniti alla vista dello scooter.

Così i carabinieri della tenenza di Cattolica, analizzato il filmato, avevano avviato una rapida attività di indagine che ha consentito, attraverso la visione di ore di filmati immortalati dagli impianti di videosorveglianza della zona, di risalire al numero di targa del ciclomotore e di dare un nome e un volto all’autore del folle gesto.

A essere denunciato un 19enne accusato dei reati di offese ad una confessione religiosa, turbamento di funzioni religiose e danneggiamento. Nel corso delle indagini, infatti, seguendo gli spostamenti del giovane, i carabinieri hanno accertato che qualche giorno prima, lo scooerista, in sella al suo motorino, aveva provato “l’impresa” alla chiesa di Santa Maria del Mare a Gabicce Mare.

In quella occasione, però, il ragazzo aveva trovato chiusa la porta di accesso al luogo di culto e aveva deciso di utilizzare il ciclomotore come ariete per sfondare la porta ed entrare. Il suo tentativo, per fortuna, è stato vano. Ma aveva rotto i vetri del portone e piegato il telaio di alluminio. Così i carabinieri si erano presentati alla sua porta, tra lo stupore dei genitori increduli, e al termine di una approfondita perquisizione, erano stati sequestrati gli abiti che indossava durante la malefatta ed il telefono cellulare da cui aveva postato i video sui canali Youtube e Instagram. Il giovane era stato condannato a 2 mesi e 10 giorni, pena convertita in una multa da 5250 euro ma l’avvocato Matteo Mattioli ha impugnato la sentenza chiedendo la messa alla prova. Ora il giovane potrà estinguere il reato e lo farà facendo lavori socialmente utili con una cooperativa, nell’ambito della cura del verde urbano a Pesaro.

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