L'ira degli albergatori per la movida fracassona: «Dove sono le nuove spycam?»

L'ira degli albergatori per la movida fracassona: «Dove sono le nuove spycam?»
L'ira degli albergatori per la movida fracassona: «Dove sono le nuove spycam?»
di Letizia Francesconi
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Domenica 3 Luglio 2022, 07:10

PESARO - C’è chi fin da subito l’aveva definito uno stato di calma apparente durata un paio di weekend. Il freno alla movida fracassona e caotica di giovani e giovanissimi, che si riversano sul lungomare di Ponente e Levante, alla prova dei fatti non c’è e l’altra sera è stato un venerdì da leoni. 

 
Le proteste
Lo si comprende ascoltando l’ennesimo racconto dei tre albergatori nel tratto terminale di Ponente, a soli venti metri da uno dei tanti chioschi e cocktail bar. Ma lo si comprende ancora di più dall’esito dell’incontro che si è tenuto giovedì scorso in Prefettura chiesto da associazione albergatori, unitamente a tutte le associazioni di categoria in rappresentanza di esercenti e pubblici esercizi, Cna balneari e Consorzio bagnini di Levante. Oggetto dell’incontro lo stato dei fatti della “movida in zona mare” a due settimane dall’ultima riunione del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica. 
Vane promesse
A tutt’oggi le telecamere di videosorveglianza promesse dall’Amministrazione in piazzale D’Annunzio-viale Nazario Sauro non sono ancora arrivate e non ci sono conferme imminenti per la loro installazione.

La situazione della movida, va così a corrente alternata. Eppure quello che è successo anche venerdì notte nell’ultimo tratto di Ponente lato porto, fa arrabbiare ancora gli albergatori. 


La situazione è pressoché la stessa per i gestori degli hotel Mare, Atlantic e Nettuno, lato Ponente. «Circa 220 sono i posti seduti in quello che doveva essere un Ciringuito – osserva Paolo Campagnoli, gestore dell’hotel Mare – e invece a serata avviata, nel weekend si arriva quasi a raddoppiare con il risultato di avere 300-400 giovanissimi sulla strada a pochi metri da hotel e condomini privati. Anche venerdì sera un locale ha chiuso fra le 3 e le 4 del mattino con la conseguenza di avere sul lungomare, rumore, vociare e urla per buona parte della notte, disturbando così la clientela del mio e altri hotel.


«Nell’ultima settimana, la situazione dei decibel ma soprattutto del fracasso che continua, è stata di nuovo segnalata al centralino della polizia locale, ma con rammarico notiamo, che dopo la prima decina di giorni, dall’una e trenta di notte i vigili urbani non intervengono nel caso di segnalazioni che hanno a che fare con la movida dei giovanissimi, e il risponditore automatico indirizza direttamente al centralino di Questura o carabinieri. Come altri colleghi albergatori di Ponente e Levante, speriamo che l’incontro fra le associazioni di categoria che si è tenuto in Prefettura giovedì scorso, porti almeno all’unico provvedimento che riteniamo necessario preso in esame dalla Prefettura e chiesto da albergatori e non, lo stop alla somministrazione di bevande alcoliche entro l’una di notte. Cocktail bar come quello più vicino a noi sono nati inizialmente per essere chioschi e invece ci ritroviamo dei veri e propri locali notturni, senza licenza per il pubblico spettacolo». 
L’indirizzo
La Prefettura o meglio il Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica che si è tenuto a metà giugno aveva dato indicazioni ben precise per affrontare e arginare il fenomeno movida fracassona ma ora spetta al Comune valutare se seguire le indicazioni ed emettere o meno nuove ordinanze. 
I controlli
Già in atto il pattugliamento interforze che verrà intensificato con i rinforzi estivi dalle 23 alle 6 del mattino. In fase di valutazione invece, chiesto dal Comitato prefettizio, è il limite alla somministrazione di alcol in chioschi e bar in spiaggia e sul lungomare all’una di notte, oltre a disincentivare l’organizzazione di eventi e feste in spiaggia. Ma su questo e altri punti sindaco e giunta comunale, non si sono per ora, espressi. 

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